Perini (PD): "La nostra opera di amministratori sia ispirata ai valori e alla testimonianza di Nelson Mandela"

L'intervento della presidente della commissione Pari Opportunità in consiglio comunale

Questo l’intervento della presidente della commissione Pari Opportunità Serena Perini nel consiglio comunale di oggi, dedicato all’anniversario della morte di Nelson Mandela

“Per meglio rendere onore a Nelson Mandela ho pensato che dovremmo ispirare la nostra opera di amministratori e l’opera che il consiglio comunale di Firenze può fare per la nostra città e i nostri cittadini ai suoi valori e alla sua testimonianza.
Ambizioso e non facile associare la nostra terra alla sua, il nostro tempo al suo.
Ma riusciremo a onorare e ricordare Mandela se riusciremo a raccogliere, anche poco, la sua eredità.
Le parole che appartengono a Nelson Mandela:

Razzismo: Firenze ha avuto episodi drammatici di razzismo. Fra pochi giorni si ricordano Samb Modou e Diop Mor uccisi da un uomo di ideologia violenta e razzista in Piazza Dalmazia 3 anni fa. E anche Moustapha Dieng ferito gravemente ed oggi tetraplegico che vive in una casa domotica a Firenze fortemente voluta dalla nostra amministrazione dello scorso mandato. Oggi il nostro grido contro il razzismo deve salire dalla città che ormai è una città cosmopolita con uomini di tutte le razze e di tutte le religioni. Come amministratori vegliamo perché non vi siano manifestazioni razziste, ma costruiamo una vera integrazione valorizzando le diversità.
La Moschea sarà un grande regalo per la nostra città, perché saremo parte della crescita dei nostri concittadini mussulmani, della crescita della loro fede. Ogni essere umano ha diritto a pregare in un luogo deputato a questo.
Mandela diceva: “Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartengono. Gli uomini imparano a odiare, e se possono imparare a odiare, possono anche imparare ad amare, perché l'amore, per il cuore umano, è più naturale dell’odio.”

Diritti umani: Come tante città italiane Firenze conosce la terribile piaga della tratta degli esseri umani. Ci sono centinaia di uomini e donne che nella nostra città non sono liberi, ma schiavi in mano a sfruttatori.
Oggi voglio dire con forza che la schiavitù moderna come la tratta degli esseri umani, il lavoro forzato, la prostituzione, l’accattonaggio e qualsiasi altra pratica contraria ai concetti fondamentali di uguaglianza e pari dignità della persona debbano essere considerati crimine contro l’umanità.
Come amministratori dobbiamo essere pronti a rischiare con coraggio affinché la piaga della schiavitù sia sconfitta. La libertà degli uomini e delle donne schiave sulla nostra terra sarà la nostra libertà.
Così diceva Mandela “Poi lentamente ho capito che non solo non ero libero , ma non lo erano nemmeno i miei fratelli e le mie sorelle. E’ stato allora che la mia sete di libertà personale, si è trasformata nella sete più grande di libertà per la mia gente”.

Solidarietà: Nel programma di mandato del Comune di Firenze si legge, “Per Firenze sogniamo un futuro di città europea, cosmopolita, aperta al mondo e allo stesso tempo capace di pensare ai suoi cittadini, anche ai più fragili”.
I gesti di solidarietà e di attenzione quotidiani possono cambiare una vita già difficile.
Con l’impegno per i profughi, gli anziani, i minori stranieri non accompagnati, i disabili questa città ha raccolto i valori di Nelson Mandela e li ha fatti propri. Lo dimostrano le centinaia di associazioni di volontariato che ogni giorno lavorano nella nostra città per renderla migliore, con le quali collaboriamo.
Mandela parlava spesso dello “spirito di Ubuntu”, che in lingua africana è una parola che rappresenta lo spirito umanitario del popolo africano, dicendo che “alla finela gentilezza e la conciliazione sono gli unici catalizzatori per un vero cambiamento”. Egli imparò ad usare meno la parola “io” e più la parola “noi”.

Pace e dialogo: Firenze è una città di pace, eredità raccolta dal sindaco Giorgio La Pira. Una città come Firenze può essere luogo di dialogo.
L’incontro dei sindaci di tutto il mondo, che ci sarà nel novembre 2015, testimonia la volontà di questa amministrazione a fare di Firenze una città di pace e dialogo. L’incontro che sarà in concomitanza con la visita del Papa ha lo scopo di far incontrare il dialogo interculturale e interreligioso con il dialogo fra i rappresentanti delle comunità, delle città perché la religione possa incontrarsi con i grandi temi civili.
Mandela diceva: “Per fare la pace con un nemico, dovete lavorare con questo nemico, e questo nemico diventerà vostro complice.” Mandela capiva che non sarebbe stata possibile altra soluzione se non quella di riprendere insieme il cammino. Non dimenticando il passato. Non mettendoci una pietra sopra. Ma affrontandolo in termini positivi. Trovando le strade della riconciliazione. Aveva avuto modo, durante i lunghissimi anni di carcere, di pensare a lungo, di rifletterci sopra. E aveva capito una cosa piccola, ma estremamente rivoluzionaria: solo “il perdono libera l’anima e cancella la paura”.

(fdr)