M. Federica Giuliani Presidente Commissione Cultura su Maggio Musicale Fiorentino e Teatro dell'Opera: "Bisogna osare" perchè siamo Firenze
Grazie al Sindaco che come sempre e con grande attenzione per il Consiglio Comunale ha fatto vivere un momento storico ed emozionante a noi tutti con la presenza del Maestro Muti ed il suo saluto alla città ricordando che bisogna "osare".
Ed un grazie perchè oggi si scrive una storia nuova per il Maggio Musicale Fiorentino ed il Teatro dell'Opera di Firenze, un’eccellenza a cui tutti abbiamo lavorato con tenacia in questi ultimi anni, un tema delicato per il quale spesso nell’affrontare l’oggi dimentichiamo e rimuoviamo la tragica situazione pregressa ed il grande lavoro che è stato fatto per scongiurarne ipotesi davvero terribili quali la sua liquidazione.
Lo sforzo per il risanamento dei conti — notevolissimo nell'ultimo anno — è stato portato avanti dalla Fondazione del Maggio nella sua interezza e dalle istituzioni tutte che lo compongono tenacemente e con detrminazione.
Certo che la situazione delle fondazioni liriche sinfoniche italiane è critica e la Fondazione del Maggio non è stata infatti la sola istituzione lirica italiana a ritrovarsi in difficoltà economica molti altri enti hanno presentato progetti per il “salvataggio”, sfruttando l’opportunità degli stanziamenti della legge varata dal Governo. L’impegno per il raddoppio del fondo da parte del ministro Franceschini ha portato i suoi frutti, una scommessa vinta proprio perchè la cultura è la carta che il nostro Paese può giocare nella competizione globale. Se non investiamo su questo vuol dire che non riusciamo a guardare al futuro. Ma bisogna porsi in un’ottica nuova perché il sistema su cui si basavano i finanziamenti delle produzioni culturali è saltato.
I tagli necessari a Comuni e Regioni, la trasformazione delle province, la minore disponibilità delle Fondazioni bancarie e delle Camere di Commercio hanno modificato un sistema di finanziamento che dal dopoguerra a oggi ha tenuto in piedi la cultura italiana. Questo modello è finito e bisogna lavorare come sta facendo il ministero per riorganizzare il sistema.
La procedura prevista dal Piano di risanamento approvato nei giorni scorsi è propedeutica e prevista dalle norme per il passaggio concordato con il ministero ad Ales dei cinquantatre lavoratori amministrativi su cui continueremo a vigilare con determinazione.
Tenendo ben presente che nonostante la crisi economica e finanziaria, i settori culturali e creativi hanno continuato a produrre reddito, lavoro e innovazione e che su questi bisogna puntare dato che l'industria creativa rappresenta il 4,4% del PIL europeo e il 3,8% della forza lavoro, sono quelle che ci permetteranno di superare la crisi e, come indicato dal Sindaco Nardella, a riscrivere una nuova storia del nostro Maggio Musicale Fiorentino. (s.spa.)