Arianna Xekalos (Capogruppo M5S) su Maggio Musicale Fiorentino
Noi vorremmo che il Teatro possa diventare un punto di snodo e d’incontro della cultura mondiale della musica e dello spettacolo dal vivo; il centro di produzione ed di ospitalità artistica proveniente da tutto il mondo.
Siamo convinti che spese più oculate ed appropriate possano migliorare la qualità dell’offerta teatrale e comportare investimenti di capitali minori.
Vogliamo una gestione del Teatro trasparente aperta e condivisa con la città.
Il Teatro del Maggio deve distinguersi per la qualità e la peculiarità culturale delle proposte.
Gli strumenti della partecipazione e della trasparenza sono necessari anche nella gestione del Teatro e proponiamo la formazione e l’insediamento di una Consulta Artistica, composta da personalitàdella cultura cittadina, rivolta alle scelte e strategie artistiche oltre che preziosa per il monitoraggio continuo della gestione economica delle risorse.
Si devono poi, rilanciare e valorizzare le risorse umane e materiali.
Noi siamo per la valorizzazione della produzione dei nostri laboratori scenografici a km zero senza ricorrere a noleggi da altre città; riteniamo necessario rinunciare a costose agenzie e noleggi e consideriamo fondamentale permettere la crescita artistica dei lavoratori.
Diciamo no alle esternalizzazioni e all’affidamento a ditte esterne del lavoro che oggi è svolto dalle maestranze del teatro.
E ancora, diciamo no anche ai licenziamenti, ma siamo favorevoli, se possibile, al trasferimento diretto al Ministero dei Beni Culturali dei 53 lavoratori ; in analogia con quanto fatto al teatro della Pergola in anni passati.
Non è accettabile, tantomeno giusto, che a rimetterci per la mala gestione di altri siano sempre i cittadini. Quello che è stato fatto per noi si chiama Reato: reato, perché si tratta della mala gestione di un bene pubblico, che ha portato alla perdita di molti posti di lavoro o al loro trasferimento.
Nel frattempo ci sono quelli che invece continuano a guadagnare a discapito di questi stessi lavoratori che avete programmato di trasferire:
- il dirigente generale guadagna 130.000 euro l’anno
- il coordinatore artistico lo stesso, guadagna 130.000 euro l’anno
- il direttore finanza contabilità e bilancio guadagna 90.000 euro l’anno
- ancora, il direttore risorse umane e legale guadagna 90.000 euro l’anno
Questi sono solo alcuni degli esagerati e sproporzionati guadagni; mentre, vi ricordo ancora una volta, che molte persone rischiano il posto di lavoro: ma allora, di che cosa stiamo parlando?
Questa è una totale ingiustizia, sociale e morale che va risolta in tutti i modi; e nel modo giusto, ma giusto per il teatro, per i lavoratori e per la città che ogni anno versa 4 milioni di Euro dei cittadini fiorentini nelle casse della Fondazione del Maggio per vedersi poi notificare annualmente un bilancio costantemente in rosso e pieni di voci di spesa di professionisti e consulenti per decine di migliaia di euro ciascuno!
Basta con i mega – stipendi ai dirigenti se poi i lavoratori non si possono più mantenere; tutti hanno diritto di vivere, e non di sopravvivere!
Vi ricordo che al personale dipendente è stato chiesto di rinunciare in parte ai propri stipendi (quando????), che sono tra i più bassi in Italia, contestualmente ad una maggiore flessibilità negli orari e nelle condizioni di lavoro; nonché di accettare, per molti di loro, un trasferimento verso altre realtà lavorative ad oggi non ancora definite. E tutto questo mentre molti dirigenti guadagnavano cifre per molte persone inimmaginabili.
Ancora, domandiamoci perché siamo arrivati a questa situazione: per una mala gestione dell’economia del Teatro!
Stiamo parlando di una cosa, come il 59% di debito verso lo Stato, il più alto in Italia.(che vuol dire? Non lo capisco specificare meglio)
Si parla di un bilancio che nel consuntivo 2012 presentava un deficit di 3 milioni di euro e nel preventivo 2013 sfiorava i 6milioni, sullo sfondo di un disavanzo strutturale che si aggira attorno ai 35 milioni di euro.
Se tutto questo fosse successo ad una società privata, come minimo a questi bravissimi dirigenti, sarebbero stati richiesti gli enormi stipendi indietro; questo è un bene pubblico e voi che fate? Niente, va bene così..
Concludendo non approviamo nessuna delle scelte prese fino ad oggi: scelte che hanno portato alla rovina di un teatro; ad un suo indebitamento sproporzionato; la possibile perdita di lavoro per molte persone, e quello che era prima un orgoglio per Firenze è oggi la Fondazione maggiormente indebitata in Italia.
La conduzione negli ultimi anni, poco trasparente e troppo dispendiosa del Teatro, per noi, va quindi sostituita con la passione e la competenza di chi ha dimostrato capacità e vocazioni adeguate per un teatro pubblico; ed un lavoro volto alla cura della qualità e alla formazione.
Basta con le nomine politiche; chiediamo meritocrazia e per questo chiediamo concorsi pubblici ed assunzioni per capacità valutate secondo il curriculum delle persone.
Meritocrazia, una realtà ancora sconosciuta a questa amministrazione comunale oltre che alla Fondazione del Maggio Musicale ma che è l’unica possibilità di riportare il nostro amato Teatro ad essere un’eccellenza mondiale fonte di ispirazione per gli artisti e tappa obbligatoria per gli amanti del teatro di tutto il mondo.
Non dimentichiamoci com'era considerata in passato la stagione del maggio: un evento famoso in tutto il mondo è culturalmente importante per la nostra città.
Infine concludo con una domanda: lei ha parlato di 27 milioni 800 mula euro, utilizzati per attuare il piano triennale; mi chiedo io, perché non utilizzarli direttamente per diminuire o estinguere direttamente il debito? (s.spa.)