Presentata la 55esima edizione del Festival dei popoli, prenderà il via venerdì

Il sindaco Nardella: "Felici per l'omaggio che rende a Firenze con la proiezione di un cortometraggio storico dedicato all'alluvione"

Torna l’appuntamento con il Festival dei Popoli - Festival Internazionale del Film Documentario: l’appuntamento è da venerdì fino al 5 dicembre al cinema Odeon, allo Spazio Alfieri, all’Istituto Francese e all’Auditorium di Sant’Apollonia.
Il festival, presieduto da Marco Pratellesi e diretto da Alberto Lastrucci, si svolge nell’ambito della ‘50 giorni di cinema internazionale a Firenze’ coordinata da Fondazione Sistema Toscana (FST).
Il programma si compone di 83 documentari di provenienza internazionali suddivisi per sezioni: Concorso Internazionale (corti, medi e lungometraggi inediti in Italia); Panorama (sezione dedicata alla produzione italiana); Eventi Speciali (film ad alto contenuto spettacolare e temi di grande attualità); la retrospettiva dedicata al regista olandese Jos de Putter, narratore di talento, e l’omaggio al regista francese Vincent Dietrue che ha raccontato l’Italia dagli anni '70 a oggi. Tra le novità di questa edizione due sezioni non competitive: Sui generi(s), selezione di documentari che si rifanno ai grandi generi classici: dal western all’horror; dalla fantascienza all’erotico; e Reality is More, che propone storie vere che vanno al di là della nostra immaginazione. La sezione I mestieri del cinema presenta un omaggio a Dominique Auvray montatrice di fiducia di registi del calibro di Marguerite Duras, Wim Wenders, Philippe Garrel, Vincent Dieutre e tanti altri.
Durante il festival si svolgerà inoltreDoc at Work, co-production market con presentazione di progetti e rough cuts ad esperti internazionali, workshop, incontri con gli autori. Per facilitare gli spettatori nella scelta dei film da non perdere, il programma del festival prevede una serie di percorsi tematici: dalle arti alla moda, dalla famiglia all'ambiente, dalla politica all'attualità. Anche quest’anno lo slogan del festival è ‘Reality is More’: un claim che sottolinea l’importanza di documentare la realtà e la quotidianità come atto politico.
La 55esima edizione è stata presentata oggi al Cinema Odeon alla presenza del sindaco Dario Nardella, dell’assessore alla cultura e turismo della Regione Toscana Sara Nocentini, dalla responsabile Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana Stefania Ippoliti, dal vice presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Pierluigi Rossi Ferrini, e dal presidente e dal direttore del Festival dei Popoli Marco Pratellesi e Alberto Lastrucci.
“Il Festival dei popoli fa parte della ‘50 giorni di cinema internazionale a Firenze’ che si è radicata e ha il pregio di riunione le tanti voci del mondo del cinema che si elevano dalla nostra città - ha detto il sindacoNardella -, voci che in molti casi rappresentano un’eccellenza”. “Ogni anno il Festival dei popoli ci riserva sorprese e talenti - ha continuato -: quest’anno mi fa molto piacere che renda omaggio a Firenze e all’Arno con la proiezione di un cortometraggio storico dedicato all’alluvione nel 48esimo anniversario”. “Vorrei ufficialmente invitare il Festival dei popoli ad aderire al Comitato ‘Firenze 2016’, di cui sono presidente - ha proseguito Nardella -. Il Comitato è nato per coordinare le attività in vista del 50esimo anniversario dell’alluvione del 1966 e con il professor Primicerio abbiamo detto che ‘Firenze 2016’ non deve essere un comitato di mera celebrazione, ma un’occasione di riflessione, di concreto investimento sullo studio, la ricerca, l’analisi e la prevenzione, con il compito di dare anche un apporto in termini culturali”.
Venerdì l’inaugurazione è affidata alla prima italiana di See no Evil di Jos de Putter. Alle 21 la prima italiana di Last Hijack (L’ultimo arrembaggio) di Tommy Pallotta e Femke Wolting sulle fosche imprese dei pirati somali. Il documentario guarda alla situazione della Somalia contemporanea - capitale mondiale della pirateria - attraverso gli occhi degli uomini che da anni assaltano le petroliere che ne solcano le acque.
Il 30 novembre, al cinema Odeon, ci sarà un evento speciale dedicato all’Arno e alle sue storie, ad ingresso gratuito. Si partirà alle 11.15 con la proiezione di ‘Firenze, Novembre ‘66’ di Mario Carbone (1966, 23 minuti), storico cortometraggio sull’alluvione a Firenze. Il regista, classe 1924, sarà presente alla proiezione. Nel corto si raccontano i giorni drammatici del novembre 1966: l’arrivo dei primi aiuti dalle città vicine e dei soldati; i danni riportati dal patrimonio artistico, culturale ed economico; l’opera svolta spontaneamente dai giovani, soprattutto alla Biblioteca Nazionale. Il commento, scritto da Vasco Pratolini è letto da Giorgio Albertazzi. A seguire la proiezione, in prima nazionale, di Maldarno di Duccio Ricciardelli e Tayu Vlietstra (2014, 52'). Il punto di partenza del documentario è l’Arno, il fiume a cui Firenze deve tutto, sua linfa vitale, in antichità principale mezzo di trasporto poi forza motrice delle sue industrie. Ma è anche un simbolo della città, con i suoi ponti, gli edifici e le strade che lo costeggiano, ‘i Lungarni’. Maldarno racconta un legame profondo, una ‘malattia’ che lega intimamente i fiorentini al loro fiume.
Per il programma completo cliccare su www.festivaldeipopoli.org (fp)