Miriam Amato (M5S) su Cup fiorentino
"Nel consiglio di oggi - spiega la consigliera del MoVimento 5 Stelle Miriam Amato - avrei dovuto affrontare diversi temi dai cantieri della tranvia alla mappatura degli edifici contenenti amianto a Firenze, che concerne, parchi, scuole, uffici e strutture sanitarie, ma non essendoci l'assessore di riferimento verranno rinviate.
La comunicazione che ho presentato riguarda la situazione del cup fiorentino o meglio l'incertezza che ha colpito gli 87 lavoratori e le loro famiglie. Infatti, nonostante il servizio del cup costituisce la porta di accesso alla salute pubblica a livello di area metropolitana, con uno standard qualitativo di tutto rispetto, che i vertici dell'Azienda sanitaria locale hanno spesso elogiato, il nuovo bando per l'affidamento del servizio ha notevoli criticità.
I licenziamenti - aggiunge la consigliera Miriam Amato - sembrano inevitabili, già nell'area di Arezzo hanno coinvolto 12 persone, per quanto riguarda Firenze si prospettano dei peggioramenti delle condizioni salariali e lavorative in quantole risorse economiche previste dal bando sono notevolmente inferiori rispetto a quelle attuali. Nel bando non è prevista una clausola sociale, quindi nessun vincolo ad assumere i lavoratori presenti nell'appalto, non è riconosciuto nessuno vincolo del contratto collettivo nazionale di lavoro, quindi, è facile che la nuova azienda possa applicarecontratti più bassi, con un peggioramento delle condizioni salariali.
L'appalto è stato assegnato con un ribasso di ben 2.000.000 di euro, inferiore rispetto al tetto massimo previsto nel capitolo di gara.
Siamo di fronte al peggioramento di un servizio e della vita dei lavoratori che lo svolgono. Viene svenduta la professionalità di operatori che da anni svolgono un servizio delicato, come quello inerente l'accesso al sistema sanitario nazionale.
Un servizio come quello dei cup non può rispondere solo a logiche di profitto, a rimetterci sono sempre i cittadini sia come utenti che come lavoratori.
Ancora una volta, dobbiamo ribadire la necessità che servizi essenziali come questo vengano reinternalizzati piuttosto che delegati all'esterno puntando al ribasso.
La mia solidarietà - conclude Amato - va ai lavoratori che ancora una volta vedono il loro futuro in balia dell'incertezza". (s.spa.)