Maggio. Scaletti (LFV): "Ad oggi tanti propositi e due sole certezze: i 28 milioni di euro serviranno appena a sanare i debiti e ci saranno 53 licenziamenti"

Presentata interrogazione

"Come intende il Comune far fronte alle preannunciate difficoltà economiche in relazione alla nuova gestione del Teatro dell'Opera? E come si pensa di superare e con quali tempi la diversa natura e proprietà della Fondazione del Maggio Musicale, di Firenze Fiera e della Leopolda rispetto all'ipotetica fusione? Ma soprattutto, che ne sarà dei cinquantatré dipendenti che oggi sono sull'orlo del licenziamento?" Sono le questione che Cristina Scaletti, Consigliera comunale di La Firenze Viva, porrà lunedì al Sindaco Nardella con un'interrogazione in Consiglio Regionale.
"Tante domande e nessuna risposta certa, in particolare per quanto riguarda i dipendenti licenziati, che un primo momento sembrava potessero essere riassorbiti in Ales, mentre oggi pare che potranno beneficiare soltanto di un eventuale reintegro in base a necessità e risorse", commenta Scaletti. "E oltre alla questione occupazionale, rimane aperta anche tutta la partita del Piano di risanamento del Maggio Musicale approvato in questi giorni: i 28 milioni di euro che verranno erogati alla Fondazione dal Fondo per le Fondazioni Lirico Sinfoniche istituito dall'ex Ministro Bray serviranno, infatti, soltanto a ripianare il debito esistente, tanto che la Fondazione ha già annunciato l'impossibilità di riuscire a coprire i costi della nuova gestione del nuovo Teatro dell'Opera il cui costo sarebbe più del doppio del vecchio Comunale".
"La soluzione prospettata anche in questo caso - ovvero l'istituzione di una Fondazione che unisce strutture così diverse per missione e ruolo quali il nuovo Teatro dell'Opera, la Leopolda e Firenze Fiera con l'ipotetico fine di ridurre i costi - appare vagae priva di effettive coperture economiche. (s.spa.)