Inquinamento. Scaletti (LFV): "La vicenda del ratto delle Sabine ricorda l'esigenza di interventi seri per contenere le polveri sottili a Firenze"

Presentata interrogazione

"La vicenda della del Ratto delle Sabine suscita purtroppo una triste riflessione sulle condizioni dell'inquinamento atmosferico che gravano su Firenze". Lo dichiara, in una nota, la Consigliera comunale di La Firenze Viva, Cristina Scaletti. "Per questo ho presentato un'interrogazione al Sindaco Nardella per capire quale sia nel dettaglio il piano antismog previsto per la nostra città, quali le previsioni, quali gli interventi, quali i risultati attesi e in quali tempi".
"Vista la necessità di trasferire il capolavoro del Ratto delle Sabine dalla Loggia dei Lanzi a un luogo più protetto a causa dell'impatto negativo dello smog sull'opera e visto il rischio che corrono tutti i nostri monumenti - argomenta Scaletti - mi sembra doveroso che il Sindaco faccia luce sulla situazione che davvero incombe su Firenze perché, se certo le opere d'arte sono un bene da preservare, ancor più lo è la salute dei nostri concittadini".
"E non c'è da star tranquilli, se consideriamo che Firenze risultala città più malata a livello nazionale per biossido d'azoto secondo i più recenti dati forniti da Arpat e da Legambiente", conclude Scaletti. "L'inquinamento atmosferico è causa di sette milioni di decessi all'anno nel mondo e incide particolarmente su patologie respiratorie, cardiovascolari e tumorali negli adulti e nei bambini. Speriamo che il Sindaco, oltre alle opere d'arte, abbia a cuore anche la salute dei fiorentini e voglia mettere un argine e un cambio di rotta alla lotta contro l'inquinamento atmosferico". (s.spa.)