Miriam Amato (M5S): "Città Metropolitana, questa strana incognita"
“Ad oggi il buio più completo, sono settimane oramai che audiamo esponenti della Regione, dell’ex Provincia, ma nessuno è in grado di darci certezze. L’unica cosa ben chiara è che la Città Metropolitana è un organo di secondo livello, non eletto direttamente dai cittadini. Quali siano i compiti e le funzioni – illustra la consigliera comunale del MoVimento 5 Stelle Miriam Amato – è tutto da definire. I precedenti compiti della Provincia, non passano automaticamente alla Città Metropolitana, molte cose potrebbero rimanere di competenza alle Regioni. Non si sa ancora chi e come gestirà la formazione, aspetto importante per l’inclusione lavorativa.
Ieri abbiamo audito il Responsabile del Centro Formaz. Prof. ed un esperto del Centro Formaz. Rist. e Turismo, un fiore all’occhiello per Firenze, che hanno ribadito l’esigenza di un nuovo approccio al tema in questione.
Un dato che è emerso, sul quale bisogna intervenire è che la Regione Toscana fa un bando per 11 corsi, quindi per 165 ragazzi, contro i 450 aventi diritto, a causa della carenza di fondi a disposizione e non solo, ad oggi, non si ha nessuna pubblicazione sulle agenzie vincitrici.
Ovviamente, mentre il tempo si ferma per l’inizio dei corsi, i ragazzi aumentano in modo proporzionale.
L’invito di assumere una posizione politica chiara è emerso più volte, anche in riferimento dell’inserimento lavorativo dei minori non accompagnati e pensare che solo qualche giorno fa la mia mozione in merito è stata bocciata.
Buio totale anche per il futuro dei centri per l’impiego, dalla gestione, alla modalità di funzionamento, è tutto un forse.
Il quadro che si prospetta non è rassicurante e l’audizione dell’Ass. al Bilancio dell’ex Provincia, rende il tutto ancora più inquietante, nel momento in cui facendo una simulazione sul bilancio della città metropolitana di Firenze per il 2015, si rischia di non avere risorse sufficienti per i prossimi anni (a partire dalle risorse disponibili e sottraendo i contributi previsti dal Decreto legge 66 e dalla stima dei contributi per il 2015 e per il 2017 del Ddl Stabilità).
Quindi – conclude la consigliera Amato – il Ddl Stabilità potrebbe non avere copertura finanziaria.
Insomma, incertezza anche sulle cifre, oltre che sulle manovre, che dovrebbero disegnare un nuovo futuro per Firenze e la Città Metropolitana”. (s.spa.)