Su proposta della consigliera Silvia Noferi (M5S) la Commissione Cultura presenta al consiglio comunale, che approva, una mozione che invita il Sindaco ad allestire un museo della moda occidentale europea del Novecento
La proposta nasce dalla necessità di riempire un vuoto che, per una città come Firenze, è imperdonabile. Si tratta di istituire la memoria storica delle grandi trasformazioni che sono avvenute nel corso del Novecento nel campo dell’abbigliamento. Trasformazioni che testimoniano in modo tangibile le varie fasi dell’emancipazione femminile. Tutti sanno che nei primi anni del Novecento le donne erano impedite al lavoro dall’abbigliamento, si andava al mare completamente vestiti, il busto impediva i movimenti, imbottiture improbabili deformavano la figura femminile, i grandi cappelli pieni di ornamenti le trasformavano in bambole: le donne erano relegate all’ambito familiare da tante regole e convenzioni sociali.
La prima guerra mondiale portò gli uomini al Fronte e le donne si trovarono improvvisamente a dover svolgere tutte le attività lasciate vacanti dagli uomini. Erano necessari abiti meno ingombranti. Fu questa la prima grande trasformazione, seguita nel secondo dopoguerra dalla sempre più diffusa adozione dei pantaloni, simbolo per eccellenza delle prerogative maschili. Negli anni Sessanta i movimenti di protesta giovanili scoprirono sempre più il corpo femminile e l’emblema diventò la minigonna. Negli anni Ottanta invece è l’adozione della giacca per la donna che lavora che segna un ulteriore cambiamento sociologico.
Tutte queste trasformazioni sono avvenute nel Novecento, che per noi è l’altro ieri ma per i nostri figli è già “secolo scorso”. Da qui la proposta di implementare le gallerie già esistenti con testimonianze di abiti che sono ancora facilmente reperibili a costo zero negli armadi delle nostre mamme e nonne.
Oltre a questo è doveroso ricordare il ruolo che Firenze ha avuto nell’ambito della diffusione del Made in Italy in tutto il mondo: proprio da Firenze, nel 1951 Giovanni Battista Giorgini, si fa promotore delle prime sfilate di alta moda nella sala Bianca di Palazzo Pitti e con lungimiranza getta le basi per gli incontri internazionali fra domanda e offerta nel campo della moda che tutt’oggi si svolgono a Firenze.
Silvia Noferi
Capogruppo M5S
(s.spa.)