Miriam Amato (M5S) interviene sulle manifestazioni dei giorni scorsi
“E’ il secondo caso, in poche settimane, in cui delle manifestazioni, con al centro la questione del lavoro, finiscono con problemi di ordine pubblico: mercoledì scorso a Roma ed il 16 ottobre a Torino. Nonostante la promessa del Presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Mi impegno” ha detto incontrando i lavoratori alla Leopolda, ma nei fatti i lavoratori denunciano una “carica a freddo”. A finire all’ospedale – sottolinea la consigliera del MoVimento 5 Stelle Miriam Amato –tre manifestanti che hanno subito contusioni sul corpo e sulla testa. “I poliziotti ci hanno colpito violentemente alla testa”. Tra i contusi anche due sindacalisti: Gianni Venturi, coordinatore nazionale Fiom, e Alessandro Unia del Rsu Fim Cisl. “La situazione è grave – testimoniaMaurizio Landini – in piazza c’erano solo lavoratori a capo scoperto e a mani libere e non delinquenti”.
La questura spiega che, non era una carica ma un’azione di contenimento, che anche gli agenti hanno avuto 4 feriti perché sono stati lanciati oggetti dai manifestanti. Precisando, il motivo dell’azione degli agenti: “Volevano andare verso la stazione Termini e occupare lo scalo romano e hanno forzato il cordone delle forze di polizia”. Le due versioni continua la consigliera Amato – sono contrastanti ma hanno in comune solo un’evidenza innegabile, l’incapacità di dialogo di questo governo, che sottovaluta gli appelli di disagio dei lavoratori. Gli stessi lavoratori che, rappresentano lo scheletro del Paese, coloro che con le loro tasse, non evadono, consentono di mandare avanti i servizi essenziali, coloro che, sono invitati e lusingati durante le campagne elettorali e poi malmenati qualche mese dopo. Il clima di diffidenza e paura che si genera in questi contesti, alimenta un malcontento generale, che in uno stadio critico come quello attuale, può indurre a comportamenti antisociali, soprattutto quando sono le Istituzioni a trincerarsi dietro un muro di gomma.
La Polizia, schierata in prima linea, da sempre, deve ubbidire agli ordini dall’alto, non prende iniziativa ma esegue, questo fa si – conclude la consigliera Miriam Amato – che il malumore sfoci in guerre fra poveri, da una parte coloro che, difendono il brandello dei diritti oramai sempre più logoro e dall’altra coloro che, sono costretti a difendere i Palazzi, in cui risiedono persone che il più delle volte non hanno mai lavorato, non sono andati a letto con l’ansia di non arrivare a fine mese e non hanno pianto di nascosto ai loro figli perché temono per il loro futuro”. (s.spa.)