Miriam Amato (M5S): "Gliel'ho tirata in tasca all'alluvione e a tutti voi"

La consigliera ribadisce le problematiche riportate dall'Autorità di Bacino sul rischio idraulico per i torrenti Affrico, Mugnone, Mensola, Ema e Greve

La consigliera del MoVimento 5 Stelle Miriam Amato interviene sul rischio idrico, sul giardino Nidiaci e sui percorsi formativi e d’inserimento lavorativo per i minori in affido. “L’Autorità di Bacino ha allertato circa le conseguenze inerenti, il rischio idrico per i torrenti Affrico, Mugnone, Terzolle, Mensola, Ema e Greve. La risposta del tutto insufficiente dell’Assessore Gianassi, che invita a leggere il sito dell’Autorità Idrica, senza neanche rendersi conto che, nella mia domanda, riporto esattamente la problematica che la stessa Autorità, appena citata, ha denunciato qualche giorno fa. Un allarme che, evidentemente, non è raccolto. Inutile, anche, porre l’accento che, i cittadini invece sono allarmati, così chi vive a ridosso del Mugnone, si preoccupa di cosa potrebbe accadere, nel caso in cui la così detta “bomba d’acqua”si abbattesse su Firenze. I cittadini – prosegue la consigliera Amato – si preoccupa per il parapetto che, lungo il torrente, verrà eliminato per dar spazio al nuovo ponte carrabile, previsto dal progetto per la Tramvia. I Dubbi riguardano anche i sottopassaggi di viale Milton e di viale Strozzi, in progetto, che in tal caso diventerebbero delle gabbie d’acqua. Il loro allarme è anche il nostro giacché le risposte ricevute in aula non sono sufficienti, anzi sembrano sminuire questa preoccupazione e anche l’allarme lanciato dall’Autorità di Bacino stessa. Sorvolando anche, sul dato oggettivo, che i lavori per la stazione Foster, creano una diga alla falda acquifera.

Eppure dai cittadini fiorentini c’è molto da imparare, infatti, come dichiarato dal Sindaco Nardella, entro novembre sapremo cosa sarà del giardino Nidiaci, per il quale da anni i cittadini dell’Oltrarno si mobilitano e grazie ai quali sono venuti alla luce dei documenti utili per impugnare legalmente la proprietà del giardino e degli immobili annessi, in cui fino al 2012 c’era la ludoteca.
Anche in questo caso, il lavoro svolto dal comitato Amici del Nidiaci, consentirà all’amministrazione, se decide di farlo, di agire, grazie ad un lavoro completamente svolto dai cittadini stessi, in difesa di uno spazio nato con destinazione di uso pubblico.
Insomma – continua Amato – il non ascoltare è una prerogativa di quest’amministrazione, che oggi oltre ad aver ignorato la nostra voce, ha anche sottostimato l’allarme lanciato dall’Autorità di Bacino; speriamo sappia almeno cogliere l’opportunità, data dal comitato Amici dei Nidiaci, nel riacquisire dei beni che appartengono a tutta la cittadinanza.

Bocciata la mozione in cui si chiede al Sindaco di farsi promotori di percorsi formativi e d’inserimento lavorativo per i minori in affido o nelle comunità prossime alla maggiore età, che nel secondo punto invita il Sindaco ad individuare forme di sostegno economico, per le famiglie che affidano minori con disabilità gravi, anche dopo i 21 anni. Un’amministrazione – conclude polemicamente la consigliera Amato – sempre più vicina ai cittadini”. (s.spa.)