Silvia Noferi (M5S): "Dove sono finite le segnalazioni di allarme per i monumenti di Firenze arrivate alla sede Unesco di Parigi?"
Alla mia interrogazione se durante il Forum Unesco fossero emerse delle criticità o dei pericoli per il centro storico di Firenze, l’assessore ha risposto in aula che i dirigenti Unesco sono stati in visita ai principali siti culturali della città e non sono emerse criticità di nessun genere.
Ho letto sul giornale che a Firenze verrà istituita la sede per la valutazione dell’impatto culturale delle politiche degli Stati, ho visto Palazzo Vecchio vestito a festa, grande partecipazione di persone, giornalisti, insomma un grande “rumor” intorno a questo forum Unesco. Ho sentito parlare, voci di corridoio, di costi notevoli per l’organizzazione a carico del Comune di Firenze, ma probabilmente sono le solite maldicenze, perché sono sicura che qualcuno verrà ad illustrare al Consiglio Comunale non solo cosa è stato fatto di concreto per Firenze in questo frangente a parte il contributo turistico dei partecipanti, ma anche quanto abbiamo speso.
Il 25 settembre scorso in Commissione Cultura è intervenuto per Unesco, il site manager del centro storico di Firenze, Carlo Francini, che ci ha illustrato la storia dell’entrata di Firenze nei siti Unesco nel 1982, ma con molta franchezza ci ha riferito che sono arrivate alla sede Unesco di Parigi alcune segnalazioni di pericoli per il centro storico di Firenze. Evidentemente queste segnalazioni non devono essere del tutto campate in aria se lo stesso ufficio Unesco nel Comune di Firenze ha pensato di stampare una brochure e lasciarla ai consiglieri della Commissione Cultura. A pag. 11 si legge infatti:
“In particolar modo sono emerse le seguenti criticità per il centro storico di Firenze:
1) impatto del turismo di massa in una prospettiva a lungo termine;
2) impatto delle infrastrutture e della mobilità di superficie: realizzazione e gestione di parcheggi, linee tramviarie e organizzazione delle merci;
3) impatto delle infrastrutture e dei trasporti sotterranei: sotto attraversamento dell’alta velocità;
4) impatto dell’inquinamento atmosferico;
5) danneggiamento del patrimonio storico e artistico per atti vandalici: il graffitismo.
Sempre nella brochure a pag. 13 si legge:
“Sono state evidenziate cinque principali minacce per l’integrità del sito:
1) Turismo di massa
2) Inquinamento dell’aria
3) Mobilità urbana
4) Esondazioni del fiume Arno
5) Spopolamento del centro storico dai residenti
Ma ancora più sorprendente a pag. 15 lo schema del piano di gestione:
- Vivere in maniera sostenibile il sito patrimonio mondiale
- Sviluppare un visitor management
- Gestire la mobilità
- Promuovere l’artigianato e le attività tradizionali
- Raggiungere una sostenibile convivenza fra residenti e turisti
- Gestire gli spazi pubblici
Sembra il programma del M5S. No è la brochure Unesco.
Sembra un mantra: turismo di massa, gestire la mobilità, grandi opere ecc. ecc.
Se questi alert hanno meritato così tanta attenzione da parte di Unesco da arrivare a stampare addirittura una brochure per l’amministrazione comunale, immaginavo non solo, che se ne fosse parlato durante il Forum ma che questa Giunta vi si fosse presentata preparata, con delle risposte pronte.
Questi temi, la tutela del suo patrimonio storico-artistico e come si intenda regolamentare il flusso turistico che è la fonte primaria di ricchezza e sviluppo economico, sono argomenti fondamentali per la città e meriterebbero di non essere sottovalutati o di passare in secondo piano in un convegno internazionale Unesco.
Silvia Noferi
Capogruppo M5S