Matrimoni gay, Torselli (FdI-An): "Trascrivere le unioni gay sancite all'estero nel registro dei matrimoni significa aprire la strada anche all'adozione di figli e questo per noi è inaccettabile"

"La mozione discussa oggi in consiglio comunale è inattuabile"

La mozione discussa oggi in consiglio comunale è inattuabile, ma se vogliamo parlare di diritti per le coppie gay basta cambiare qualche articolo del codice civile.

"Richiedere la trascrizione dei matrimoni gay contratti all'estero nel registro dei matrimoni è una richiesta strumentale, peraltro inattuabile, che serve soltanto a creare un dibattito da bar e che non compie alcun passo nella direzione della conquista di diritti da parte degli omosessuali. Per questo non ho votato la mozione presentata dalla sinistra in consiglio comunale. Sono ovviamente favorevole a garantire qualsiasi tipo di diritto per chiunque, ma il matrimonio è un'altra cosa: l'unione di un uomo ed una donna, magari coronata da dei figli". Questa la dichiarazione di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale a Palazzo Vecchio.

"Per garantire i diritti alla convivenza, alla successione, alla reciproca assistenza - spiega Torselli - basta cambiare qualche articolo del codice civile. Trascrivere nel registro dei matrimoni le unioni gay sancite all'estero, significa equiparare queste ultime ai matrimoni e quindi spianare la strada alla possibilità anche per i gay di procedere con l'adozione di figli. E questo per noi resta inaccettabile".