Alessio Rossi (PD) sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso

L'intervento in Consiglio comunale

L'intervento del consigliere Alessio Rossi (PD) sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso.

Grazie Presidente e ringrazio il sindaco per la sua relazione che ho apprezzato e condiviso, soprattutto nel passaggio che tratta la necessità di colmare al più presto questa lacuna legislativa.

Oggi siamo chiamati ad esprimerci su questo atto, un atto importante che ho deciso di sottoscrivere in prima persona. L’ho sottoscritto perché condivido totalmente ciò che prevede, perché mi risulta ovvio,e vi dirò di più se non fosse stata per inesperienza, l’avrei presentato io stesso.

Il matrimonio è un’istituzione umana, culturale e non risponde al dettato di alcuna legge naturale o divinaperquesto motivo dovrà rispondere alle realtà e necessità contingenti. Questa Mozione non attacca né distorce l’essenza del matrimonio, ma anzi la difende, la amplia, l’arricchisce,rafforzandolae sia chiaro a tutti Noi, che non ha la presunzione di sminuire l’importanza del matrimonio eterosessuale, laico od ecclesiastico.

Vedete cari colleghi, il nostro compito è quello di occuparci del benessere dei fiorentini e mi chiedo quindi come sia possibile ostacolare l’approvazione di questa mozione e come si possa continuare a consentire che vi siano dei trattamenti diversi per i nostri cittadini, il benessere della cittadinanza passa anche da qui, dal sentirsi inclusi, riconosciuti e tutelati.

E’ un dato di fatto che in Italia, rispetto ad altri paesi, allo stato attuale, gli omosessuali non godonodel rispetto e del riconoscimento pieno della loro unione né della possibilità di regolarizzare la situazione dei loro figli.

Ci sono paesi ad esempio l’Inghilterra, che riconoscono oggi pienamente i matrimoni omosessuali, mentre in passato non era affatto così.

Come riportato dalla lettera di Oscar Wilde del 1895 al suo compagno Douglas della prigione di Reading, dove era stato carcerato con l’accusa di essere omosessuale gli dice addirittura : “appena puoi parti per l?Italia e riconquista la tua calma… e non esporti all’inghilterra”.

Da allora l’Inghilterra ha compiuto molti passi in avanti mentre l’Italia è rimasta indietro.

Secondo uno studio che risale al 2005 in italia vivono almeno 100mila bambini con genitori omosessuali, vogliamo continuare a NON occuparci di loro?!

Credo inoltre che questo consiglio e Firenze tutta, non possa perdere questa opportunità : essere un monito,un esempio, un faroper gli organi legislatorie il governo. è necessaria una presa di posizione forte e soprattutto chiara, invito quindi il sindaco all’attuazione piena della mozione trascrivendo i matrimoni omosessuali contratti all’esteronel registro dell’anagrafe.Colgo l’occasione per ringraziare tutti quei sindaci che hanno già attuato questo provvedimento e continuano a farlo nonostante le pressioni ricevute a seguito di una discutibile circolare del ministro dell’Interno.

Votando questa mozione oggi otterremo una Firenze più consapevole e democratica dove tutti i cittadini e tutte le cittadine godranno degli stessi diritti, perché è ingiusto essere cittadini di seconda categoria per amore.

E’ ora di parlare chiaro e voler mantenere la discriminazione per orientamento sessuale si chiama omofobia;

voler trattare degli individui o una collettività come diversi, si chiama discriminazione;

quando si vuole che solo alcuni e non tutti i cittadini godano di vantaggi speciali o esclusivi, come il diritto al matrimonio, si tratta non più di un diritto ma di un privilegio;

e fingere o far apparire qualcosa diversamente da come è o da come viene sentita, dire una cosa e farne un’altra, si chiama ipocrisia.

Vedete, il cambiamento è già in atto, è già presente nella società, nella vita quotidiana e quindi sta noi decidere se assecondare questo cambiamento e incentivarlo o se vogliamo rimanereinutilmente fermi su posizioni conservatrici cercando di rallentarlo. Come ricordava qualcuno, il vento del cambiamento non si ferma con le manisappiate quindi che dire di no oggi vi costringerà a dire sì domani

Concludo citando Harvey Milk, consigliere comunale di San Francisco che si è battuto per i diritti Lgbt fino al il 1978, anno in cui è stato assassinato per le sue idee: “ Se non ti mobiliti per difendere i diritti di qualcuno che in quel momento ne è privato, quando poi intaccheranno i tuoi, nessuno si muoverà per te. E ti ritroverai solo”.