Forum Unesco, Nardella: "Augurio è nascita in città di un Centro di discussione, analisi e studio delle moderne discipline di valutazione dell'industria economica e dello sviluppo sostenibile"
“Mi auguro che col sostegno del governo possa nascere in città un Centro di discussione, analisi e studio delle moderne discipline di valutazione dell’industria economica e dello sviluppo sostenibile”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella nel Salone dei Cinquecento, intervenendo alla cerimonia ufficiale di apertura del Forum Unesco sulla cultura e le industrie, che si terrà in città fino a sabato e a corredo del quale l’amministrazione comunale ha organizzato un ricco programma di iniziative e attività rivolte alla cittadinanza tra cui l’Open Day al Forte Belvedere domenica, quando è previsto l’accesso gratuito per tutti al Forte e alla mostra ‘Giuseppe Penone. Prospettiva vegetale’ dalle 10 alle 20.
Alla cerimonia di apertura del Forum, preceduta dal saluto inaugurale eseguito dalla Filarmonica Rossini sull’Arengario di Palazzo Vecchio, erano presenti anche la direttrice generale dell’Unesco Irina Bokova, il ministro italiano dei Beni e Attività culturali Dario Franceschini, il sottosegretario agli Affari Esteri Mario Giro e l’assessore regionale alla Cultura Sara Nocentini.
“Come sindaco di Firenze offro all’Unesco tutta la conoscenza che questa città è in grado di mettere a disposizione con le sue Università, i suoi Istituti culturali - ha aggiunto Nardella -, tutto il prestigio della sua storia e tutto il desiderio di contribuire all’evoluzione della società, in Italia e nel mondo, perché si possano definire dei criteri moderni, nuovi, oggettivi di misurazione della qualità dello sviluppo sostenibile nel mondo. Perché non si parli soltanto della potenza economica dei Paesi ma si parli anche della potenza culturale che è più profonda, più ricca e riesce perfino a condizionare e orientare lo sviluppo economico, come ci insegnano i nostri antenati”. “Penso che siano maturi i tempi, in un momento di grande crisi economica non solo per il nostro continente, perché non si utilizzi soltanto il denaro come metro di valutazione del benessere delle popolazioni e del prestigio degli Stati - ha continuato -. Mi piacerebbe che prima del deficit economico noi tutti parlassimo del deficit culturale, educativo e di pace che c’è nel mondo. Mi piacerebbe che prima di utilizzare il Pil guardassimo al prodotto culturale che come oggi Firenze testimonia attraversa generazioni ed epoche. Mi piacerebbe che le differenze culturali riuscissero a vincere contro le omologazioni dettate da un appiattimento dei modelli di consumo e di sviluppo economico non sostenibile. La crisi economica è prima di tutto una crisi culturale”.
“La storia di Firenze è la storia di una città che ha sempre messo in discussione le regole dello status quo, che non si è mai accontentata di vivere da replicante ciò che le generazioni del passato hanno costruito - ha proseguito il sindaco Nardella -. E se c’è un insegnamento che la nostra città lascia a tutti noi, avoi che cominciate questo Forum, è proprio l’obiettivo di non essere, noi generazioni del presente, dei semplici replicanti dei nostri predecessori ma di essere sempre ispirati nell’azione, nel dialogo, nel confronto, dal desiderio di costruire nuovi modelli, di rompere le regole del passato”. “Per questo ritengo che questo Forum possa essere davvero foliero di progetti - ha concluso Nardella -, idee e azioni, puntando sulla cultura come volano di creatività e di investimenti, come volano di pace e sicurezza, come tratto distintivo di un modello di sviluppo sostenibile, come energia nella ricerca scientifica e tecnica poiché questi due ambiti non sono tra di loro separati”. (fp)
In allegato due immagini della cerimonia di apertura del Forum Unesco