Ambiente, firmato in Palazzo Vecchio il protocollo d'intesa tra Comune e Corpo Forestale dello Stato
Monitoraggio, controllo, tutela, valorizzazione dell’ambiente, della biodiversità e del territorio, in particolare del Parco delle Cascine e della zona limitrofa alla Riserva naturale biogenetica di Vallombrosa: è quanto prevede il Protocollo firmato oggi nella Sala delle Sale di Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella e dal Comandante Regionale del CFS Giuseppe Vadalà. Presenti tra gli altri anche l’assessore all’ambiente Alessia Bettini e la vicesindaca Cristina Giachi.
Il Protocollo entrerà in vigore la prossima settimana e prevede azioni di intervento congiunte tra Comune e Corpo Forestale dello Stato, che presterà servizio al Parco delle Cascine tre giorni a settimana, negli altri giorni ci saranno i vigili urbani.
“È un accordo storico, il primo in Italia - ha detto il sindaco Nardella -. Il Protocollo prevede una collaborazione concreta e a 360° con il Corpo Forestale dello Stato su più fronti, tra cui l’educazione agroalimentare e alla tutela del patrimonio arboreo e il supporto al Comune per i controlli delle nostre alberature: abbiamo visto infatti col maltempo di ieri quanto gli alberi siano il primo fronte di emergenza e quindi il controllo per aumentare la prevenzione è fondamentale. Il Protocollo riguarda anche il Parco delle Cascine - ha spiegato Nardella -: in base ad esso, infatti, concediamo al Corpo Forestale dello Stato il nostro immobile alle Cascine per il ricovero dei cavalli e mettiamo a disposizione per le guardie forestali i nostri uffici e spogliatoi. In cambio le guardie forestali potranno presidiare il Parco tre giorni alla settimana, mentre nei restanti giorni saremo presenti noi con i vigili urbani, ovviamente”. “La presenza delle guardie a cavallo e in bicicletta può essere da un lato un deterrente importante e dell’altro anche un controllo ulteriore per avere degli occhi in più sui nostri alberi - ha aggiunto il sindaco - e sul nostro patrimonio naturalistico delle Cascine. Dal 1° gennaio, poi, quando diventerò presidente della città metropolitana applicheremo il Protocollo anche al Parco di Vallombrosa dove possiamo fare molti interventi in comune con le Istituzioni comunali e il Corpo Forestale per rendere quel parco sempre più vivibile e sicuro”.
“Il 21 novembre faremo un convegno scientifico importante insieme al Corpo Forestale dello Stato in occasione della Festa mondiale dell’albero - ha dichiarato l’assessore Bettini - e in quella giornata faremo un convegno con i migliori esperti del settore per fare un’analisi e una ricognizione anche dello stato di salute del nostro patrimonio arboreo. Su Firenze complessivamente abbiamo 80mila alberature - ha spiegato - e riteniamo che sia importante, anche per rispondere ai principi del buon governo e della buona programmazione, mettere in campo tutti gli esperti del settore, fare una ricognizione dello stato attuale del patrimonio arboreo per iniziare a parlare poi di una programmazione seria di sostituzione e di ripiantumazione partendo dalle zone che riteniamo più a rischio della città”. “Inoltre, un punto importante del Protocollo - ha concluso l’assessore Bettini - riguarda anche la formazione dei nostri 78 boscaioli con corsi presso il Corpo Forestale perché riteniamo importante l’aggiornamento e la formazione del nostro personale”.
Il Protocollo prevede otto punti:
1. realizzazione di una campagna di comunicazione, educazione e sensibilizzazione sulla centralità del territorio per la difesa dell’ambiente, sull’educazione alimentare e sulla sicurezza agroalimentare ed agro ambientale, sulla tutela dalle contraffazioni e per il rispetto e la corretta fruizione delle aree verdi cittadine e sui valori della legalità con particolare riferimento al Parco delle Cascine, rivolti alle scuole, utilizzando le professionalità maturate, al riguardo, negli Uffici territoriali per la Biodiversità e nei Coordinamenti Territoriali per l’Ambiente della Toscana, anche attraverso la realizzazione di un “Villaggio Natura” che il CFS realizzerà per la città di Firenze e da localizzare nell’ambito del Parco delle Cascine;
2. alla realizzazione di un programma annuale di vigilanza ambientale all’interno del Parco delle Cascine attuato per periodi in relazione a specifiche esigenze del Comune o per particolare opportunità di eventi nel Parco urbano, da concordare con il CFS. La vigilanza sarà attuata dal CFS anche mediante il ricorso a pattuglie ippomontate e velomontate e coordinate dal Comando provinciale CFS di Firenze. Tale attività potrà essere espletata anche in concorso con la Polizia Municipale;
3. realizzazione, di concerto con i competenti servizi comunali, di un piano d’azione finalizzato ad un preliminare controllo delle alberature del Parco delle Cascine per segnalare al competente servizio comunale quelle situazioni di potenziale pericolo che dovessero essere individuate. Tale attività potrà essere espletata anche in occasione delle attività di vigilanza di cui al punto primo. In occasione dei successivi interventi il CFS assicurerà la collaborazione con particolare riferimento alla sicurezza dell’utenza, attraverso il Comando provinciale di Firenze;
4. monitoraggio e valorizzazione dei prodotti di qualità agroalimentari utilizzati e fruiti nel territorio cittadino con particolare riferimento alla protezione delle indicazioni geografiche, dell’origine dei prodotti agricoli ed agroalimentari e della sicurezza agroalimentare ed ambientale con progetti comuni da realizzarsi nelle strutture nella disponibilità del Comune di Firenze e nell’ambito delle manifestazioni organizzate dallo stesso;
5. valorizzazione e tutela dei valori di agro-biodiversità cittadina e di interfaccia urbano-rurale
attraverso la collaborazione anche in progetti comuni in ambito UE;
6. collaborazione per le attività di tutela della agro-biodiversità e del paesaggio nell’ambito delle zone limitrofe alla Riserva naturale di Vallombrosa e delle altre zone d’interesse naturalistico ricadenti nel perimetro dell’area metropolitana cittadina;
7. promuovere l’organizzazione di specifici corsi di formazione, al fine di migliorare le conoscenze degli operatori forestali del Comune di Firenze, in relazione alle specifiche azioni nell’ambito dei corsi di formazione per operatore già programmati presso gli UTB della Toscana, e finalizzati alla formazione sulle corrette tecniche di intervento in aree di particolare rilevanza ambientale;
8. organizzazione di convegni, workshop e seminari atti a sensibilizzare e informare sui temi della valorizzazione dei parchi cittadini e delle aree naturali con particolare riferimento agli alberi monumentali, della difesa del territorio, della protezione dell’ambiente, dell’educazione alimentare e della sicurezza agroambientale, per lo sviluppo economico e sociale. (fp)