Cristina Scaletti (La Firenze Viva) sul programma di mandato del Sindaco Nardella
La consigliera Scaletti intervenendo nel dibattito in Consiglio Comunale dopo l’ esposizione del Programma di mandato da parte del sindaco Nardella, si è soffermata in particolare su due aspetti, cultura e città metropolitana.
La consigliera ha chiesto al Sindaco ulteriori approfondimenti e chiarimenti sul progetto indicato nella relazione del sindaco quale la costituzione di un Polo Culturale che metta insieme la gestione del Teatro dell’Opera di Firenze, la Leopolda e la Fortezza, progetto denominato “Firenze Grandi Eventi”.
“Già il titolo, Firenze dei grandi eventi, mi preoccupa- ha detto Scaletti- perché sa tanto di pura promozione, di “eventificio”, di effimero, che rispetto a un progetto con un'accezione culturale è tutt’altra cosa.
Vogliamo una città fondata sulla cultura, pensiamo al forum UNESCO e poi abbiamo una visione meramente economica della cultura, peraltro tramontata da anni negli altri paesi. Poi immaginiamo di mettere insieme il teatro dell'opera con Firenze Fiera e la Leopolda, realtà profondamente diverse per assets patrimoniali,legislazioni di riferimento, oltre che per statuti e missione.
In nessunpaese europeo, che abbia a cuore le sorti del teatro d'opera, se ne affida la gestione ad una holding che per forza di cose avrà in un altro settore il suo "core business".
Provate a toccare l'autonomia delle maggiori Case d'Opera europee (ad esempio Opera National de Paris, Opera Bastille, Royal Opera House a Covent Garden a Londra, la Staatsoper di Vienna, il teatro La Monnaie di Bruxelles e vi inviteranno gentilmente ad occuparvi di altro. Qui invece lo si propone e viene da pensare – ed è questo il punto da chiarire – che siaun gioco di scatole per cercare di diminuire le perditefinanziarie che questi soggetti hanno, per quanto riguarda Firenze Fiera o il Teatro dell’Opera. Spero che quando lei sindaco parla di cultura non voglia ridurre questo concetto ad una visione bocconiana da anni ’90, dove cultura è solo economia, turismo egrandi eventi. Non è questo di cui Firenze ha bisogno, Firenzeche avrà il forum dell’Unesco e dell’Unesco è messaggera nel mondo. Firenze ha bisogno di una cultura che funzioni, una cultura di spessore, di progetti che ne garantiscano la fruibilità per tutti e deve essere a carico del pubblico, altrimenti si riconduce la cultura ad un’altra cosa e Firenze Grandi Eventi sa un po’ di questo, di questa dimensione prettamente economica. Quindi la invito a riflettere: se il Teatro dell’Opera deve essere la grande casa dell’Opera fiorentina, non mettiamola insieme ad altre struttura e non facciamo la Firenze dei Grandi Eventi”.
Sulla costituenda città metropolitana, che altro non è purtroppo che la riproposizione della Provincia senza che siano più i cittadini a decidere (ed è la sovranità popolare a essere stata offesa) ma i partiti e la Politica, c’è la necessità – ha detto Scaletti – che, secondo le osservazioni fatte dalla stessa Comunità Europea, l’accordo di partenariato venga ridiscusso e rivisto, perché c’è ancora troppa confusione fra i livelli decisionali vecchi e nuovi, fra Sato, regioni, Province e proprio per quanto riguarda la Città metropolitana. Se non sarà così i ventilati finanziamenti europei, saranno a rischio. E anche su questo la invito a vigilare” ha concluso la consigliera. (s.spa.)