Cristina Scaletti (La Firenze Viva) sul tema del Mercato di Piazza Dalmazia
Intervenuta oggi in Consiglio Comunale sul tema delle sorti delMercato di Piazza Dalmazia, su cui aveva presentato un’interrogazione al Consiglio Comunale, la consigliera ha spiegato come l’interrogazione nascesse da due considerazioni.
“Da una parte da una questione di merito: dovrebbe essere normale che quando si progettano grandi opere come la Tramvia, si programmi come affrontare i vari problemi di impatto che essa comporta; nello specifico doveva essere programmato come approcciarsi alle problematiche del Mercato di Piazza Dalmazia nel momento in cui si prevedevano i cantieri che con quella zona impattano. E più in generale, occorreva un approccio complessivo, una pianificazione, rispetto al tema del commercio su area pubblica di questa città, nel momento in cui l’Amministrazione operava dei cambiamenti importanti: è stato il caso dei banchi del mercato di San Lorenzo, quando si è deciso di spostare i banchi senza sapere prima dove metterli e analogamente col Mercato di Piazza dei Ciompi. I commercianti, i residenti e tutti coloro che insistono su queste zone devono avere dall’Amministrazione risposte certe.
L’altra questione su cui insiste la mia interrogazione e che già ho svolto nel Consiglio Comunale del 7 luglio, nel dibattito sulle dichiarazioni in merito dell’Assessore Giorgetti - ha proseguito Scaletti - e che anche le associazioni di categoria hanno poi ripreso, è quella degli indennizzi diretti che sono previstiin tutti i paesi europei che vivono analoghe vicende per ovviare alla penalizzazione fortissima le attività economiche subiscono in occasione della canterizzazione delle grandi opere. Le affermazioni come quelle recentemente fatte dal sindaco Nardella che ha dichiarato che non può passare il messaggio che per ogni cantiere i commercianti ricevano un indennizzo, non è un’affermazione europea, perché al contrario in tutta Europa questi indennizzi esistono, ed esistono azioni complessive, concertate fra amministrazioni e Camere di commercio, per mitigare quello che è un danno economico.
Per cui la mia interrogazione serve a questo, a sensibilizzare per una maggior pianificazione verso il commercio in area pubblica e su come salvaguardare un tessuto fondamentale per la nostra città, che è al tempo stesso socialità, turismo, commercio e sopravvivenza delle famiglie. (s.spa.)