Esaote, incontro al Ministero dello Sviluppo economico
Era convocato per oggi al Ministero dello Sviluppo economico l’incontro tra il Ministero, i presidenti della Regione Toscana e della Regione Liguria, Enrico Rossi e Claudio Burlando, i vertici di Esaote, i rappresentanti dei lavoratori e gli amministratori dei Comuni di Firenze e Genova per discutere del futuro dell’azienda e della difficile vicenda apertasi con l’annuncio degli esuberi da parte della proprietà.
L’azienda ha però chiesto di incontrare solo il Ministero e i presidenti di Regione e non i sindacati e gli assessori al lavoro del Comune di Firenze e di Genova, Federico Gianassi e Francesco Oddone, anch’essi presenti a Roma.
A fine incontro i presidenti di Regione e il dirigente del Ministero hanno riferito a gli assessori comunali e ai rappresentanti dei lavoratori l’esito della discussione, comunicando che Esaote ha manifestato qualche apertura e la disponibilità a rivedersi al Ministero all’inizio di settembre. In ogni caso, il tavolo istituzionale proseguirà sotto la regia delle Regioni e vi parteciperanno in prima linea i Comuni di Firenze e Genova.
“Disapproviamo il fatto che l’azienda non abbia voluto incontrare i Comuni ma solo i presidenti di Regione”, hanno dichiarato i sindaci di Firenze e Genova, Dario Nardella e Marco Doria. Che hanno aggiunto: “Valutiamo positivamente il coinvolgimento del Governo sulla questione Esaote e il tavolo ministeriale e verificheremo se l’apertura di oggi da parte dei vertici dell’azienda è effettiva oppure no. Per noi comunque è imprescindibile il mantenimento dei siti di Firenze e Genova”. “Esaote è una realtà molto importante non solo per Firenze e Genova ma per l’intero Paese e non può essere dispersa per nessun motivo - hanno concluso Nardella e Doria -. Il piano industriale presentato dall’azienda è irricevibile, presenta troppe lacune e non progetta un vero rilancio dell’azienda. Nonostante questo non abbiamo preclusioni a lavorare insieme alla proprietà, sulla base delle osservazioni dei sindacati, per proteggere e valorizzare le eccellenze professionali nelle due sedi di Firenze e Genova”. (fp)