Programma di mandato, Amato (M5S): "Molti dubbi sui progetti per le nuove infrastrutture"

Questo l’intervento della consigliera del Movimento 5 Stelle Miriam Amato:


“Nell’ultimo consiglio comunale ho sentito parlare di grandi progetti per Firenze, dell’avanzamento dei cantieri per le nuove infrastrutture, che, a detta del sindaco, porteranno posti di lavoro. Ricordo che si brancola nel buio per il futuro di tutte quelle attività che, lavorando nei pressi degli stessi, rischiano di chiudere.
Un semplice esempio può essere l’incertezza circa il futuro dei banchi/attività di Piazza Dalmazia. Le grandi infrastrutture saranno: la pista di Peretola, la Tav, la tramvia e l’inceneritore. Per l’aeroporto: ancora non è certa la lunghezza della pista, visto che governo ed Enac potrebbero optare per i 2400 metri.
La pista nel Parco della Piana (con l’ampliamento di 2000 metri si perdono circa 160 ettari di terreno.) in una zona fortemente compromessa per la concomitanza di inquinanti ambientali e dove il Polo di ricerca universitario, d’interesse internazionale, rischia l’inquinamento acustico, per non parlare del rischio idrico dei canali per le acque alluvionali e delle conseguenze sulla mobilità.
La Tav, o meglio il tunnel Tav e la stazione Foster, porterà due cementifici a cielo aperto nel cuore della città. I cantieri non sono ancora riaperti e le domande in sospeso sono tante, come ad esempio: la fresa sarà in grado di scavare le terre di scavo come verranno trattate e smaltite? Il problema ambientale è dato oltre che dalla quantità dalla qualità delle stesse, poiché contengono bentonite, che ne compromette la composizione e l’eventuale riutilizzo.
Tramvia: i percorsi individuati non sono risolutivi, soprattutto ciò che concerne la parte interrata. Si ha idea dell’impatto ambientale? Ci sono stati studi per capire l’effetto sugli edifici limitrofi? Intanto le prime crepe iniziano a comparire, come alla Chiesa Russa.
Oltre alle solite caratteristiche del suolo, con le numerose falde, e la mole di terre di scavo, ci si chiede se c’è uno studio di impatto ambientale in merito e soprattutto se la pendenza necessaria per una simile opera sia concretamente soddisfatta.
Inoltre, mi domando, è ben presente l’opera infrastrutturale necessaria per le fermate sotterranee?,
Come la storia di Firenze degli ultimi anni insegna, stiamo ancora una volta assistendo ad un progetto dannoso e costoso, nonostante siano presenti alternative meno impattanti e più economiche.
Le mie considerazioni sull’inceneritore richiedono un paragrafo a parte, vista l’enormi conseguenze sulla salute pubblica.
Su questi temi ho invitato il sindaco Dario Nardella a degli incontri pubblici, con tecnici di diverso approccio, per fornire alla cittadinanza maggiori informazioni e punti di vista, ma soprattutto per valutare nel concreto le alternative”.