Da oggi la Sala della Miniatura è intitolata a Firenze Capitale, in arrivo anche quadri e stampe a tema

Giani: "A Palazzo Vecchio non poteva mancare uno spazio permanente dedicato a un pezzo importante della storia della città"

Nuovo allestimento per la Sala della Miniatura di Palazzo Vecchio che da oggi si chiama “Sala di Firenze Capitale”. L’ordine del giorno che delinea il nuovo assetto è stato varato ieri dal Consiglio comunale e presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dal presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani
“Era importante – ha detto Giani-, in vista del 150 anniversario di Firenze Capitale, provvedere ad individuare uno spazio in Palazzo Vecchio da dedicare in modo permanente a tale ricorrenza storica. Da oggi la Sala della Miniatura non solo cambierà nome, ma a breve vi verrà collocato il restauro del “Ritratto equestre di Giuseppe Garibaldi” di Giuseppe Ademollo restaurato dal Rotary Club Area Mediecea. L’obiettivo è chiaramente quello di valorizzare e rendere omogeneo l’allestimento della sala, richiamando un periodo di grande valore politico e culturale nella storia della città e della nazione”. Giani ha poi ricordato che attualmente nella sala è già presente il quadro di Vincenzo Giacomelli che riproduce l’inaugurazione del monumento a Dante in piazza Santa Croce avvenuta il 14 maggio 1865. Verranno anche collocate le riproduzioni di alcune stampe satiriche del periodo di Firenze Capitale, attualmente di proprietà dei Musei del Comune di Firenze.
Nell’ordine del giorno approvato ieri dal Consiglio si ricorda che l’inizio delle celebrazioni per il 150° anniversario cominceranno già il 15 settembre 2014 quando ricorreranno i 150 anni dalla sottoscrizione delle convenzione di Parigi, con la quale si definiva formalmente fra Italia e Francia l’intento di trasferire la capitale da Torino a Firenze, per ragioni strategiche, in modo da avere nel centro Italia una capitale che, in attesa delle liberazione di Roma, potesse essere maggiore punto di riferimento logistico e di trasferimento da ogni parte del Nuovo Regno d’Italia.

(lb)