Consiglio comunale, Spini presenta la delibera con il nuovo Regolamento
La Commissione Affari Istituzionali del Consiglio Comunale di Firenze con il prezioso contributo della Direzione del Consiglio Comunale ha lavorato per alcuni mesi alla stesura di un nuovo Regolamento del Consiglio Comunale, ispirato alle modificazioni di legge intervenute, allo scopo di rendere il Consiglio stesso sempre più efficiente ed incisivo nell’interesse dello sviluppo del dibattito democratico della città. "E’ evidente infatti - spiega il presidente della commissione Affari istituzionali Valdo Spini- che se non interverrà una modifica del Regolamento, il prossimo Consiglio, che consta di 36 componenti più il Sindaco, invece dei precedenti 46 più il Sindaco, si troverebbe ad esempio ad esprimere 11 Commissioni consiliari, un numero del tutto sovrabbondante rispetto agli effettivi disponibili. Non solo, ma lo stesso svolgimento dei Consigli Comunali può essere reso più razionale e degno di attenzione dell’opinione pubblica con l’introduzione di un vero e proprio “question time” sull’esempio delle democrazie anglosassoni e delle stesso Parlamento italiano".
Spini spiega poi che "l’attuale Consiglio Comunale constava di 13 gruppi, un numero assolutamente irriproducibile in un Consiglio di 36. Vengono proposte quindi norme più severe nei confronti dei cambiamenti di gruppo e della frammentazione politica. Sono state altresì introdotte norme che disciplinano la “presenza effettiva” del consigliere alle sedute del Consiglio e delle Commissioni come richiesto dall’art. 82, comma 11 del Tuel. Il documento consta di 93 articoli e costituisce un atto completo ed organico. Al momento di concludere i suoi lavori licenziando il documento stesso per il Consiglio, in Commissione Affari Istituzionali è venuto a mancare il numero legale.
Come consigliere comunale ho allora preso l’iniziativa di presentarlo sotto forma di proposta di delibera che ha ricevuto il parere favorevole degli organi competenti e che quindi verrà posta all’attenzione del prossimo Consiglio Comunale. Nel frattempo è bene che l’opinione pubblica ne conosca i contenuti e, se li condivide, ne sottolinei l’utilità impegnando su questo i futuri consiglieri comunali"
(lb)