Sostegno alla proposta di legge per il riconoscimento dell'infortunio ai lavoratori che usano la bici
Via libera del Consiglio comunale alla risoluzione proposta dai consiglieri Andrea Vannucci, Leonardo Bieber e Giampiero Gallo per “condividere e sostenere la proposta di legge che promuove l’uso della bicicletta per i benefici che essa produrrà sui cittadini, sulle città e di conseguenza negli stati e nel pianeta”. La proposta di legge riconosce l’infortunio in itinere per i lavoratori che usano la bici durante il percorso di andata e ritorno dall’abitazione al lavoro. “La legislazione vigente- spiegano Gallo Bieber e Vannucci- consente il riconoscimento dell’infortunio in itinere e di conseguenza la corresponsione dell’indennizzo solo nei casi di assenza o insufficienza dei mezzi pubblici di trasporto; - non percorribilità a piedi del tragitto casa e lavoro e viceversa; e per gli incidenti avvenuti solo all’interno di piste ciclabili o di zone interdette al traffico. Tali condizioni restrittive, conseguenti all’uso necessitato della bicicletta, non incentivano l’uso della bicicletta e rendono impossibile la corresponsione da parte dell’Inail dell’indennità per i lavoratori che utilizzano la bicicletta per recarsi al lavoro. Ad aggravare ulteriormente la situazione – concludono i consiglieri del Pd- è il grave ritardo nella realizzazione di interventi per favorire la mobilità ciclistica e di reti di percorsi ciclabili integrati” (lb)
Tipo atto: risoluzione
Oggetto: Adesione e sostegno alla proposta di legge per il riconoscimento dell’infortunio in itinere per i lavoratori che usano la bicicletta durante il percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro presentata da Diego Zardini ed altri 30 deputati (Atto Camera 1918).
Proponente: Giampiero M.Gallo, Andrea Vannucci, Leonardo Bieber
Il Consiglio Comunale di Firenze
Premesso che l’on.le Diego Zardini ed altri deputati hanno presentato una proposta di legge al fine di tutelare in modo completo, eliminando gli attuali condizionamenti normativi, coloro che si recano al lavoro in bicicletta attraverso l’istituto dell’infortunio in itinere. La proposta si muove nella linea tracciata dall’impegno della Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus), la quale ha promosso numerose iniziative a sostegno del riconoscimento dell’infortunio in itinere e, quindi, della promozione dell’uso della bicicletta per recarsi al lavoro, ottenendo vasti consensi da parte dei cittadini, degli enti locali e delle associazioni ciclistiche;
Considerato che
la legislazione vigente consente il riconoscimento dell’infortunio in itinere e di conseguenza la corresponsione dell’indennizzo solo nei seguenti casi: assenza o insufficienza dei mezzi pubblici di trasporto; - non percorribilità a piedi del tragitto casa e lavoro e viceversa; - incidente avvenuto solo all’interno di piste ciclabili o di zone interdette al traffico. Tali condizioni restrittive, conseguenti all’uso necessitato della bicicletta, non incentivano l’uso della bicicletta e rendono impossibile la corresponsione da parte dell’Inail dell’indennità per i lavoratori che utilizzano la bicicletta per recarsi al lavoro. Ad aggravare ulteriormente la situazione è il grave ritardo nella realizzazione di interventi per favorire la mobilità ciclistica e di reti di percorsi ciclabili integrati;
la proposta di legge in materia di infortuni in itinere nel caso dell’uso della bicicletta risponde alle esigenze sociali ed economiche di uno Stato moderno perché pone attenzione: - all’impatto ambientale (inquinamento acustico, atmosferico ed emissione del gas serra); - ai costi legati alla mobilità urbana (benzina, ticket parcheggio); alla tutela della salute dei cittadini (aspettativa di vita più lunga), riduzione dello stress); alla del traffico sulle strade (decongestione del traffico, riduzione degli incidenti in itinere); alla dipendenza dall’estero in materia energetica del paese (riduzione del consumo e risparmio energetico);
Ritenuto che
- la proposta di legge modifica ed integra l’articolo 2 del Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, cosi come novellato dall’articolo 12 del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38, al fine di eliminare l’uso necessitato della bicicletta e garantire la piena tutela nel caso di infortunio in itinere a coloro che usano la bicicletta per recarsi al lavoro (Atto Camera n. 1918);
- le comunità locali dall’approvazione della proposta di legge Zardini trarranno sicuramente dei benefici dagli effetti conseguenti alla riduzione dell’uso individuale della macchina e dell’emissione di gas con effetto serra in termini di qualità della vita dei cittadini cosi come è avvenuto in Europa e nelle principali città europee.
Delibera
di condividere e sostenere la proposta di legge che promuove l’uso della bicicletta per i benefici che essa produrrà sui cittadini, sulle città e di conseguenza negli stati e nel pianeta;
di trasmettere la presente deliberazione alla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus) ed agli organi di stampa affinché venga data la massima divulgazione; di trasmettere ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati affinché si adoperino a velocizzare il processo di approvazione della proposta di legge.