Consiglio comunale, arazzi medicei alle pareti e nuova diposizione dei banchi
Gli arazzi con le Storie di Giuseppe ebreo appesi alle pareti e un nuovo assetto dei banchi che potrebbero tornare ad essere sistemati ad emiciclo. Così, anche grazie al contributo di Gucci, cambierà volto il Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio. “L’obiettivo – ha detto il presidente Eugenio Giani nell’ultima assemblea della consiliatura (si terrà un’altra seduta a meta della prossima settimana per l’approvazione del bilancio consiliatura)- è quello di valorizzare la Sala del Consiglio e di riportare gli arazzi medicei in quella che è stata la loro collocazione fino al 1980. Se gli arazzi possono stare alla buvette di Palazzo Madama- spiega Giani-, non vedo perché, con tutte le precauzioni del caso, rispettando il principio della rotazione che consentirebbe di metterli a riposo al buio anche per lunghi periodi , questi capolavori non possano a tornare ad essere esposti in questo Salone”. Per quanto riguarda il riassetto generale Giani ha parlato di due fasi, una prima che potrebbe realizzarsi fin da subito nella pausa della consiliatura e che, grazie al contributo di Gucci, consentirebbe di ridurre il numero dei banchi (i consiglieri saranno 36 compreso il sindaco) e appendere gli arazzi nella parete dove attualmente sta il pubblico. In una fase successiva è previsto anche il cambiamento della disposizione dei banchi che potrebbero tornare ad emiciclo con la giunta e la presidenza del Consiglio a sinistra dell’aula rispetto all’entrata attuale (sotto le finestre) e la maggioranza e l’opposizione una di fronte all’altra sul lato destro e sinistro del ‘governo’ . Come noto, il restauro degli arazzi medicei raffiguranti le “Storie di Giuseppe ebreo” è terminato dopo 27 anni di lavoro. Questo lungo intervento è stato curato dall’Opificio delle Pietre Dure, eseguito nella Sala delle Bandiere di Palazzo Vecchio, realizzato con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio. La serie raffigurante episodi che riguardano la figura biblica di ''Giuseppe ebreo'' e' composta da venti arazzi commissionati nel 1545 da Cosimo de' Medici alla Manifattura medicea di arazzi per il Salone dei Duecento da dove furono rimossi nel 1983 per effettuare gli esami diagnostici che hanno poi portato al restauro iniziato nel 1985 (gli altri 10 avevano già lasciato Firenze in epoca sabauda per essere collocati a Roma alle scuderie del Quirinale). I panni, nati da disegni realizzati da Agnolo Bronzino, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati, sono oggi equamente divisi tra il Polo Museale di Firenze e il Palazzo del Quirinale a Roma. I dieci arazzi su cui si concentra il testo sviluppano complessivamente ben 220 metri quadrati. Il loro restauro, realizzato tra il 1985 e il 2012 con la sinergia fra Comune e soprintendenza, con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, e' stato condotto attraverso una serie di complesse operazioni, dalla rimozione di fodere e supporti alla pulitura in acqua e tensioattivo, fino al consolidamento ad ago e alla predisposizione per la sospensione in verticale grazie ai supporti in lino progettati per la faccia posteriore insieme alla foderatura e al sistema di sospensione. “Queste opere- ha aggiunto Giani - sono state da sempre il naturale corredo per il Salone de' Dugento. Il restauro di altissimo livello operato dall'Opificio delle Pietre Dure ha reso nuovamente esponibili nel Salone ove solennemente si riunisce il Consiglio Comunale. Ci auguriamo, dopo i dovuti approfondimenti con la sovrintendenza di poterli esporre a rotazione a due alla volta, creando il fascino che per secoli ha caratterizzato la loro esposizione nella sala delle "Decisioni Popolari" in Palazzo Vecchio. (lb)