Animali, Grassi: "Bene il Regolamento comunale, ma non basta"
"E' una decisione importante, perché punta i riflettori sul tema dello sfruttamento degli animali, sulla necessità di maggiori tutele. Ma c'è bisogno di molto altro e il lavoro deve continuare. L'approvazione del nuovo Regolamento per la Tutela degli animali, sia chiaro, è solo il punto di partenza". Così il candidato sindaco della sinistra unita Tommaso Grassi sul via libera in Commissione Ambiente del nuovo Regolamento che introduce, sulla questione, alcune importanti novità. Tra queste, per la prima volta c'è un articolo ad hoc che riguarda i cavalli.
"Nello specifico si affronta la questione dei fiaccherai - spiega Grassi - e si contrasta anche la pratica dell'accattonaggio con gli animali introducendo, inoltre, il divieto assoluto di tenere i cani a catena".
Oltre a temi di più ampio respiro come il traffico illegale di cuccioli e "il positivo riconoscimento - aggiunge il candidato sindaco - del principio del libero accesso dei nostri amici a quattro zampe negli esercizi pubblici e nei luoghi commerciali, oltre che negli uffici aperti al pubblico", è fondamentale "una gestione migliore delle aree verdi in cui è consentita la presenza degli animali".
Il nuovo Regolamento nasce in particolare dal confronto con le associazioni ambientaliste. "E' un dialogo che dovrà proseguire in modo costante e ringrazio tutti loro per questo risultato che è arrivato solo grazie al lavoro della consulta dei Diritti degli animali. Intendo continuare a lavorare in questa direzione, avendo una maggiore attenzione su tutto ciò che ruota attorno alla vendita degli animali. Questo aspetto deve essere disciplinato meglio e nei mercati ne deve essere sancito il divieto assoluto".
Ricordando inoltre che "la civiltà si misura anche dalla partecipazione di chi vive con un animale nell'aver cura degli spazi comuni raccogliendo gli escrementi e disponendo di strumenti idonei", il candidato sindaco punta il dito contro lo sfruttamento "del tutto innaturale" degli animali nei circhi. "Ci vogliono norme ancor più stringenti - commenta Grassi - e controlli costanti. E' impensabile che non si siano ancora riusciti a trovare modi per vietare lo sfruttamento degli animali nei circhi".
"E' fondamentale – conclude l'esponente di Sel - che l'Amministrazione verifichi inoltre con costanza e puntualità le proprie strutture. Mi riferisco alle vasche, ai laghetti e ai luoghi in cui sono presenti pesci, anatre, tartarughe e altri animali. La loro dignità è uguale a quella di ogni altro essere vivente e va rispettata".
(fdr)