Regolamento urbanistico, il presidente Bieber (Pd): "Atto storico, un'idea di città del futuro con al centro l'individuo e i suoi bisogni"
“Vivo ringraziamento all’assessore Meucci e l’architetto Fanfani e tutta quanta la direzione urbanistica per il prezioso lavoro svolto in tutti questi mesi. Oggi ci apprestiamo a votare un atto storico che disegnerà il futuro della nostra città per i prossimi anni, il terzo piano dopo quello di Detti e quello di Vittorini nel ’93”. Così il presidente della commissione Cultura Leonardo Bieber intervenendo sul nuovo regolamento urbanistico in approvazione al Consiglio. “Se la nostra città è diventata quella che è - aggiunge Bieber-, lo dobbiamo anche a scelte importanti di chi ci ha preceduto (è grazie a Detti, ad esempio, che le nostre colline sono state salvaguardate) e che ha avuto la consapevolezza e la forza di progettare e costruire il futuro non solo urbanistico, ma anche sociale di una città. E’ importante che il regolamento urbanistico utilizzi parole come chiave come ‘sostenibilità’, ‘mobilità alternativa’, ‘qualità della vita’, ‘verde pubblico’, ‘riqualificazione delle periferie’, ‘piste ciclabili’ e tanto altro ancora, in un ottica in base alla quale il rinnovamento è dentro la città che si deve rigenerare e non espandere. E’ un regolamento che coniuga la tutela e la valorizzazione del territorio con la domanda di lavoro con oltre 2000 posti di lavoro previsti e 60milioni di onere di urbanizzazioni per strutture pubbliche. Ho apprezzato il richiamo fatto dall’assessore Meucci alle banlieue parigine e che sintetizza un po’ la filosofia del regolamento, dove, nonostante il buon governo urbanistico, tali scelte non sono state sufficienti ad arginare tensioni sociali e culturali. L’urbanistica- conclude il presidente Bieber- non è soltanto una tavola architettonica fredda, ma anche una testa e un’anima: deve cioè tenere insieme un’idea complessiva di città che rimetta al centro del suo sviluppo un insieme di valori e di ideali, ma soprattutto l’individuo con i suoi bisogni e sue necessità”
(lb)