Brand Firenze, Razzanelli: "Un'accozzaglia di lettere degna solo di un cruciverba"

"Meno male che Nardella dopo le prime entusiastiche dichiarazioni ci sta ripensando"

Questo l’intervento del consigliere Mario Razzanelli

“La scelta di presentareFirenze al mondo con un nuovo simbolo è già di per sé una follia, a maggior ragione con quel simbolo: un’ accozzaglia di lettere degna solo di un cruciverba. Quest’idea è la negazione delle più elementari regole della comunicazione e del marketing: il nome Firenze ed il suo giglio sono già un brand.
Questi signori stanno parlando di una città tra le più belle e famose al mondo, sinonimo di cultura, letteratura, arte, artigianato, eccellenze alimentari. Non ce ne voglia Renzi, ma non si sta parlando di Rignano sull’Arno.
Semmai il vero problema oggi è riuscire ad essere all’altezza di tanta storia, farne conoscere la bellezza e valorizzarla: questo dovrebbe fare un’amministrazione.
Il miglior modo per promuovere Firenze è offrire servizi validi per i turisti come per i cittadini, progettare infrastrutture efficienti e non invasive, fare in modo che le strade siano pulite e sicure, aver cura dei monumenti, far sì che botteghe artigiane e commercianti non chiudano evitando le troppe iniziative strampalate senza capo né coda.
Sostituire o soppiantare simboli storici come il Giglio, il David o la Cupola del Brunelleschi è una follia e chi pensa di simboleggiare Firenze con un balbettio di lettere in croce non è degno di governare la nostra città. Meno male che Nardella dopo le prime entusiastiche dichiarazioni ci sta ripensando”.

(fdr)