Roselli (NCD): "La legge 194 tutela la maternità. La Ru 486 non sia utilizzata come contraccettivo"
“Abbiamo molte perplessità sul fatto che la regione voglia aprire alla somministrazione della pillola Ru 468 nei semplici ambulatori. La legge 194, che disciplina l'aborto volontario, è chiara: viene tutelata la maternità, la salute della madre che può interrompere la gravidanza se accusa “circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la salute fisica o psichica, in relazione al suo stato di salute(…)”. E noi vogliamo tutelare questo principio: principio che sembra essere leso dalla scelta del Consiglio Sanitario della Regione, in quanto si rischia di utilizzare una pillola abortiva come un normale contraccettivo”. Questa la dichiarazione del consigliere del Ncd Emanuele Roselli.
“Crediamo prioritario che la Regione non solo vigili a riguardo, ma metta in campo più risorse tese a rimuovere gli ostacoli e le difficoltà economiche e sociali che in molti casi portano all'interruzione di una gravidanza. Del resto lo spirito della legge è proprio questo: "Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite", piuttosto che facilitare l'accesso alla pillola abortiva.
Ogni aborto è una sconfitta per la politica. E' la fine di una vita e un dramma atroce per ogni donna.
Purtroppo, la parte della legge a tutela della maternità viene troppo spesso vista come un "preambolo marginale", mentre rappresenta la vera sfida di una politica tesa al bene di tutti, a partire dai più piccoli ed indifesi” ha concluso Roselli.
(fdr)