Aeroporto di Firenze, Grassi e De Zordo: "Per tutelare gli equilibri finanziari dell'azionariato, la società scarica tutti gli oneri sui dipendenti tagliando il salario e revocando i contratti. il Comune di Firenze non si oppone"
"L'assessore Petretto continua ad avvallare qualsiasi scelta arrivi dalla società aeroporto di Firenze ". Lo affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo che aggiungono: " Petretto si trincera prima dietro alla impossibilità di avere delle risposte dalla società perchè quotata in borsa, poi accetta che la società abbia tagliato lo stipendio dei dipendenti e revocato i contratti decentrati, attaccando i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici della società, pur di tutelare gli equilibri finanziari in borsa della società. Inaccettabile che si sia deciso di revocare i contratti integrativi dal 1987 ad oggi tramite una mail da parte dell'Amministratore Delegato che si dimetterà a breve, senza che ci sia stata una discussione nel Consiglio d'Amministrazione, peraltro facendo passare come 'atto dovuto' quello che invece tale non é, e che è il risultato di un lavoro decennale di contrattazione sindacale e di conquiste duramente ottenute. Poco importa se in teoria sarà possibile per la nuova proprietà ripristinare quei diritti in futuro: intanto questi vengono tolti e ci si nasconde dietro ad un possibile dietrofront del tutto non credibile, mentre gli effetti negativi nel frattempo pesano sui salari e sulle condizioni occupazionali dei numerosi dipendenti della società aeroportuale. Piena solidarietà e sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici della società Aeroporto di Firenze; in Consiglio comunale continueremo a cercare di approfondire la vicenda e a chiedere al Comune di intervenire per riattivare i contratti integrativi: certo che dopo ATAF, dopo i contratti dei dipendenti comunali e della SaS si allunga l'elenco dei dipendenti a cui l'Amministrazione comunale in questo mandato ha revocato unilateralmente i contratti integrativi provocando seri e gravi danni ai cittadini e ai lavoratori." (lb)