Contratti integrativi dipendenti, De Zordo e Grassi: "Ora si proceda a revocare la messa in mora e a restituire le somme sospese"
Questo l’intervento dei consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi
“Nel confuso ambito delle risorse decentrate degli enti locali e nell’ancor più ingarbugliato campo dei contratti integrativi Il Comune di Firenze si è dimostrato più realista del re.
Invece di attendere che maggiore chiarezza venisse fatta in materia visti i pareri contrapposti di sezioni della Corte dei Conti, Ragioneria dello Stato e Aran, e senza neppure aspettare la sentenza della Corte dei Conti, ha infatti proceduto a inviare ai dipendenti le lettere di messa in mora per le somme percepite fino al 2012 e da quella data ha sospeso l'erogazione degli integrativi.
Ora il decreto Salva Roma sembra fare chiarezza salvaguardando i vecchi integrativi e i contratti decentrati stipulati fino al 2012.
Il Comune revochi quindi la messa in mora, che comportava la restituzione di somme fino a 18.000 euro per servizi effettivamente prestati. Restituisca le somme finora sospese e sani finalmente un contenzioso che ha pesato non poco nei rapporti tra amministrazione e dipendenti i cui stipendi, ricordiamocelo, si aggirano sui 1.000-1.200 euro mensili. I dirigenti e il personale a chiamata non era infatti stato toccato dalle riduzioni decise dall'amministrazione.
Chiudiamo infine l'annosa vicenda del rinnovo del contratto decentrato sottoscrivendo gli accordi con le Organizzazioni Sindacali. Sarebbe un paradosso che proprio l’amministrazione dell’ex sindaco Renzi non applicasse con celerità norme che così celermente sono state approvate dal Consiglio dei Ministri che lo stesso Renzi presiede”.
(fdr)