Finanziamento pubblico ai partiti, l'intervento di Scino (Pd): "Il Senato quantifica il risparmio zero previsto dalla nuova legge"
"La recente normativa inerente all'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, approvata recentemente dal Parlamento, è stata oggetto di un interessante studio fatto dal Senato. La nuova legge è stata voluta con forza e presentata come il punto di incontro tra le esigenze dei partiti, che denunciavano le difficoltà a seguito di una abolizione immediata dei contributi a loro spettanti e quelle invece della comunità, tese principalmente a razionalizzare le spese della politica. Tutte le forze politiche hanno ritenuto la norma equilibrata. Un vero successo politico dei propositori della stessa! Il sottoscritto, rammento, in precedenti comunicati aveva più volte criticato la norma, poiché denunciavo lo squilibrio della stessa a favore delle forze politiche. Difatti, secondo tale impostazione le forze politiche hanno solo modificato le modalità dell'incasso del finanziamento, ma non certo la quantità dello stesso, prevedendo anzi un risparmio zero per la comunità. Tale mia interpretazione ora è pienamente confermata da una recente ricerca del Senato della Repubblica. Infatti la Relazione tecnica al DL 149/2013, all'art. 17, prende in considerazione sia i risparmi enunciati che i minori introiti e maggiori spese previsti a seguito dell'introduzione dei meccanismi di legge. Il problema è, secondo tale relazione, che i minori incassi fiscali, la costituzione di un fondo volontario del 2 x mille, le spese per la Cig, di fatto azzereranno il risparmio.
Ricordo che è previsto un aumento delle detrazioni sulle donazioni fatte dai partiti dal 19% del 2012 al 37% del 2014; rammento inoltre che per lo stesso periodo sono state previste delle riduzioni delle aliquote per le spese necessarie dei cittadini, quali spese mediche e detrazioni interessi su mutui prima casa, dal 19 al 18%. A tal proposito rimando al precedente comunicato stampa.
Ecco i numeri della relazione:
In pratica si prevede un risparmio pari a zero per gli anni 2014 e 2015 ed un piccolo risparmio solo dal 2016 pari a 13,65 milioni, contro i 91 mln proclamati dai sostenitori della norma. Le forze politiche che hanno sostenuto tali meccanismi non penso abbiano dato dimostrazione di equilibrio sociale; non sembra che comprendano l'urgenza del momento per la crisi di sistema che sta mettendo in ginocchio l'economia italiana. La politica per poter chiedere sacrifici dovrebbe prima lei iniziare a fare sacrifici. Invece per quanto riguarda i tagli alla Politica, continua a rimandare con riforme senza alcuna efficacia economica, mentre per quanto riguarda i sacrifici che si richiedono alla comunità, quelli hanno efficacia immediata. Ma non sarebbe molto più semplice, corretto e trasparente se anche ai partiti e movimenti politici si applicassero le stesse norme delle ONLUS in materia di agevolazioni fiscali? Sono certo che il nuovo Governo darà prova di grande impegno e serietà nei prossimi mesi, con provvedimenti legislativi e norme che vadano incontro a tutti i cittadini, soprattutto ai ceti deboli e meno abbienti. E' in queste categorie di persone che il nuovo Governo dovrebbe cercare gli esperti che potrebbero indicare seriamente dove si annidano i tantissimi sprechi e gli enormi privilegi di una moltitudine di alti dirigenti pubblici, incaricati e nominati"
(lb)