Santa Maria Novella, De Zordo: "No a comportamenti discriminatori da parte del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica"

"Si pensi alla camorra che infiltra i cantieri della Tav"

Questo l’intervento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo

“Informiamo le istituzioni fiorentine, e in particolare il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, che la Corte Costituzionale ha abrogato dal 1995 il reato di accattonaggio. Allo stesso tempo diamo notizia che la legge italiana, dal 1998, punisce ogni comportamento discriminatorio che comporti una distinzione basata sull’origine di una persona o sulla sua provenienza geografica.

Il Prefetto Varratta, il vice sindaco Nardella, la comandante della polizia municipale Manzione e i rappresentanti di società private (!) come Trenitalia e Rfi farebbero bene a non alimentare le pulsioni razziste, purtroppo sempre presenti nella società italiana, con comunicazioni in cui si afferma che la situazione della vivibilità e del decoro della stazione di Santa Maria Novella si è aggravata a causa di comportamenti compiuti da parte "di un gran numero di mendicanti, in particolare di etnia rom".

Compito delle istituzioni non è quello di garantire "fiori all'occhiello" o "biglietti da visita" prestigiosi a chi arriva a Firenze in treno - in particolare, si legge nella nota, presso "i binari dell'alta velocità" - piuttosto quello di garantire i diritti civili e costituzionali delle persone, tutte, indipendentemente dal loro aspetto fisico e dalla loro provenienza. Tanto più, come afferma il Prefetto che "non siamo in presenza di reati" e che "non è stato registrato un aumento né di furti né di scippi" e che tra l'altro "le persone fermate finora non avevano precedenti penali nella maggior parte dei casi".

Di cosa stiamo parlando allora?!? La povertà in questa città è sempre più diffusa, basti leggere gli ultimi dati di Istat e Caritas. Cresce a causa della crisi e a causa di priorità dell'amministrazione comunale misere di eguaglianza e giustizia. Chi chiede l'elemosina si trova in una condizione di vita non voluta a meno che non si pensi che i bambini "di etnia rom" sognino sin dalla nascita di fare gli accattoni. La persona, qualsiasi persona, conserva comunque una dignità e, in quanto tale, è portatrice di diritti e tra questi c'è anche quello di chiedere aiuto. Scopriamo così che a Firenze nel 2014 si fa la guerra ai poveri invece che alla povertà, nonostante il Consiglio Comunale abbia recentemente aderito alla campagna “Dichiariamo illegale la povertà”.

Infine si arriva al grottesco, quando i protagonisti del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica annunciano la chiusura, per tutta la giornata, dei sottopassi tra un binario e l’altro per evitare l'assalto al decoro perbenista su cui punta la loro bussola valoriale. Siamo sicuri che i pendolari stiano già festeggiando questa iniziativa che si somma alle vessazioni quotidiane a cui sono costretti da Trenitalia quando viaggiano sulle disastrate carrozze regionali su ferrovie dove, ancora una volta, la priorità è sempre per l'Alta velocità.

Mentre tutte queste energie istituzionali vengono dissipate contro stranieri, poveri e senza fissa dimora, interroghiamo Prefetto e Reggente sulle infiltrazioni della camorra nei cantieri del nodo fiorentino della Tav. Sicuri che conti più arginare un'elemosina da 50 centesimi piuttosto che assicurare legalità ad un appalto da un miliardo e mezzo di euro?”.

(fdr)