Situazione politica fiorentina, Grassi: "Ammainata la bandiera delle primarie e del voto, su Firenze anche oggi proseguono gli slogan e le promesse mancate"
"Dopo l'operazione tutta interna ai palazzi romani, per il Sindaco Renzi e Presidente del Consiglio dei Ministri incaricato, che ha ammainato la bandiera delle primarie e del voto prima di qualsiasi incarico governativo, sono proseguiti anche oggi gli slogan sulla città di Firenze e le promesse mancate. Lo afferma il Consigliere comunale Tommaso Grassi.
“Sul piano nazionale ci saremmo aspettati qualcosa di nuovo e di rivoluzionario da chi aveva promesso un così deciso cambio di passo con la defenestrazione di Letta e del suo governo, ed invece si è trattato solo di un avvicendamento di nomi e la prosecuzione delle larghe intese con il medesimo programma. Non deve quindi sorprendere che coerentemente non ci sia alcuna apertura di credito verso il nascituro Governo Renzi, e che la critica si estenda oggi al piano regionale, dopo la notizia del rimpasto della Giunta regionale che ha visto uscire i tre Assessori Allocca, Scaletti e Targetti, a cui va la nostra solidarietà, ed arrivare da Palazzo Vecchio la ex ViceSindaco Saccardi in una ottica esclusivamente di poltrone, senza alcuna motivazione politica o di crisi amministrativa.
La Provincia prima e poi il Comune di Firenze non meritavano si fungere da trampolino di lancio per Matteo Renzi, che oggi ha rottamato il 'mestiere più bello del mondo', aprendo la strada ad una discussione sul futuro Sindaco che non verte né sul metodo né sul merito, ma sulla continuità con la politica dell'uomo solo al comando che vede oggi la nomina a nuovo ViceSindaco di Dario Nardella, eletto parlamentare alle ultime elezioni e ri-catapultato nella politica fiorentina nella veste di 'incoronato futuro Sindaco'. La franchezza e la schiettezza con cui ci siamo sempre confrontati con l'Amministrazione Renzi sicuramente non verrà meno adesso - afferma ancora Grassi -: sicuramente non sentiremo la mancanza degli annunci, delle promesse sistematicamente smentite e disattese, degli spot che assomigliano più a slogan pubblicitari che ad una visione politica, così come non mancheranno le inaugurazioni e i tagli dei nastri che minuziosamente aveva pianificato il Sindaco Renzi e che diverranno l'eredità per Nardella."
"Per questi motivi é necessario e indispensabile, anche dopo l'uscita dalla scena politica fiorentina del Sindaco Renzi, proseguire nella prospettiva dentro le istituzioni e fuori dal Palazzo Vecchio di una alternativa che miri a governare la Città fuori dalle logiche liberiste e di centro destra come negli ultimi anni: dalla cultura all'istruzione, dal governo del territorio della città alla gestione dei servizi pubblici in stretta connessione con quanto si muove fuori dalle istituzioni, tra la società civile e nei movimenti di cittadinanza fiorentina. - conclude Grassi - Un'idea di città diversa e alternativa agli ultimi anni è un'urgenza improcrastinabile di cui movimenti, liste di cittadinanza, e tutti i partiti che si richiamano ad una cultura di sinistra devono farsi interpreti in vista delle prossime elezioni amministrative".
(fdr)