Movida, Vannucci (Pd): "No al modello Parma"
Questo l'intervento del consigliere del Pd Andrea Vannuccci sulla questione Movida e Patto per la Notte:
"Parafrasando Karl Marx, un spettro si aggira per la Città: lo spettro del modello Parma.
Ormai da mesi il dibattito su media, giornali o semplicemente nelle strade, si sente parlare di questo modello Parma, come panacea di tutti i mali che affliggono la notte fiorentina, riportata alla ribalta dai sequestri prenatalizi dei locali di via de’Benci. Per i residenti, che vivono una innegabile condizione di disagio, sembra diventata ormai una bandiera e, come spesso accade, le bandiere corrono il rischio di essere strumentalizzate. Strumentalizzate politicamente.
Personalmente sono contrario all’ordine del giorno che sotto mentite spoglie (nemmen tanto mentite in realtà) mira a introdurre il cosiddetto “modello Parma”, sono contrario per motivi di metodo e di merito.
Parto da quelli di metodo, che sono più semplici.
L’amministrazione, dopo qualche titubanza, ha colto, secondo me, nel segno dividendo il problema in due parti.
L’interno e l’esterno dei locali. Per il primo aspetto si prospetta l’insonorizzazione degli spazi di somministrazione e per il secondo c’è un discorso avviato con il Prefetto e il Questore. Un discorso avviato, ma non concluso in attesa delle motivazioni del Tribunale del Riesame che ha disposto il dissequestro.
È un tentativo di tenere insieme le esigenze di tutti, da chi vuole dormire, di chi vuole fare impresa, di chi vuole divertirsi educatamente e, cosa più importante, nel rispetto degli altri. Un tentativo vero, concreto.
La presentazione di questo atto, nel bel mezzo di un processo di questo tipo, non so definirla in altro modo. Strumentalizzazione. Legittima, per carità, ma strumentalizzazione rimane.
Nel merito.
Premetto che sono favorevole a replicare i modelli che funzionano. Ma i contesti devono essere se non sovrapponibili quanto meno simili. Per eccesso di pragmatismo, forse, ma mi piace riportare alcuni numeri. Firenze ha 370mila abitanti, Parma 185mila. Ogni anno a Firenze abbiamo 12 milioni di turisti, a Parma 400mila. A Firenze abbiamo quasi venti università per stranieri, a Parma non mi risulta. Senza nulla togliere a Parma e ai suoi cittadini, mi sembrano due contesti assolutamente differenti. Mi ricorda il buon Mijahilovic che voleva far giocare la Fiorentina dei Munari e dei Natali sullo schema del Barcellona.
Detto questo, non penso che sia dirimente per il destino dei quartieri del Centro storico chiudere i locali un’ora prima o un’ora meno. C’è poco da fare la gente che affolla i locali la sera non va a letto una volta che cala il bancone. Va da un'altra parte.
Il compito della politica è, o almeno dovrebbe essere, la gestione della complessità, non optare per la soluzione più semplice, anzi semplicistica. Non possiamo pensare di colpire i locali per i comportamenti lesivi della sfera personale altrui messi in atto da qualcun altro. Sarebbe come multare un tabaccaio perché un fumatore tira la cicca per terra. La movida, la notte come preferisco chiamarla, è un fenomeno da governare con tutte le forze in campo. Residenti, Gestori, Stewart e forze dell’ordine. Solo così tutti i diritti in campo potranno essere salvaguardati.
Lo so è più difficile che sventolare una bandiera, ma solo così la nostra città avrà la notte che si merita"
(lb)