Vera Jarach in commissione Pace, la presidente Agostini (Pd): "Dovere della memoria e responsabilità istituzionale della solidarietà umana"
“Quando Vera parla ai ragazzi ricorda le parole chiave che a scuola imparano studiando gli eventi della rivoluzione francese libertà, uguaglianza, fraternità, così entrano subito nel tema di cui si tratta". Lo ha detto stamani la presidente Susanna Agostini (Pd) dopo che stamani in commissione Pace è stata ascoltata la testimonianza di Vera Jarach Vigevani. "Sono le parole - ha aggiunto Agostini- che contano per testimoniare con perseveranza, non il dolore ma la volontà di ricerca della verità, della giustizia. Il dovere delle memoria. Memoria per non ripetere gli orrori, perché l’uomo può continuare a sbagliare, può ripetere crimini contro l’umanità. Vera Vigevani Jarach- ha aggiunto Agostini- è una persona speciale per lucidità mentale e capacità di trasmettere forza e determinazione, testimone e vittima delle principali tragedie del 20mo secolo: la persecuzione degli ebrei in Europa ed il dramma dei desaparecidos in Argentina". All’incontro di questa mattina sono intervenute oltre a i consiglieri, Sara Cividalli presidente della comunità ebraica di Firenze e la scrittrice Anna Milazzo Cecchi , testimone al processo Plan Condor per le torture subite in Uruguay. Processo nel quale il Governo italiano è parte civile contro i crimini di lesa umanità.
Sette anni fa Vera Vigevani ha ricevuto la nomina a Commendatore della Repubblica Italiana dal Presidente Giorgio Napolitano. Il riconoscimento della massima autorità della Stato Italiano rivolto a dato per l’ impegno e la lotta per la verità la giustizia, la memoria dei crimini di lesa umanità avvenuti durante la dittatura argentina . Vera Vigevani Jarach, nata a Milano nel 1928, dovette lasciare l'Italia nel 1938, emigrando con la famiglia in Argentina a causa delle leggi razziali. Sposata successivamente con Giorgio Jarach, anch'egli fuggito dall'Italia fascista, ebbe una figlia Franca, ''scomparsa'' il 25 giugno 1976, tre mesi dopo il colpo di Stato del gen. Rafael Videla. Da allora, insieme alle altre coraggiose ''madri e nonne di Plaza de Mayo'' ha animato e anima nel mondo, la battaglia per avere verità e giustizia sugli scomparsi durante la dittatura militare. Quello che più sconvolge ascoltando queste testimonianze è la disumanizzazione della persona, è la violenza perpetuata fino alla morte, inutile allo scopo del conflitto. Questi incontri - ha concluso Agostini- dimostrano quanto sia necessario il ricordo, quanto siano necessarie verità e giustizia. Quanto sia un dovere per le istituzioni tutte avere competenza e consapevolezza perché cose tanto crudeli non debbano più avvenire. Vera Jarach ha anche sottolineato la riconoscenza verso i giusti, persone non sorde ai bisogni di umanità, che hanno dimostrato, mettendo a rischio anche la vita, propria e dei familiari, la responsabile solidarietà dando attenzione a ciò che stava accadendo ai propri simili. Il nostro impegno con Vera prosegue; la Commissione ha preso con lei degli impegni importanti che porterà presto a conoscenza del Consiglio Comunale".
Stasera la commissione Pace con Vera Vigevani Jarach, e l’associazione Linea Fundadora inaugurerà la mostra IDENTIDAD DESAPARECIDA, mostra di sculture e installazioni in vetro di Silvia Levenson presso lo Studio Rosai (via Toscanella 18 Palazzo Ridolfi). L'iniziativa è in collaborazione con la “Rete x l'Identità- Italia”, una rete di associazioni che aiuta le “Abuelas de Plaza de Mayo” nella ricerca dei giovani desaparecidos che oggi vivono, quasi certamente, anche in Italia, con una falsa identità. "Nel mondo - ha concluso Agostini-sono già 108 le persone ragazze e ragazzi tra i 32 e i 38 anni che hanno potuto riabbracciare le proprie nonne grazie ad aver volontariamente effettuata la ricerca del dna. La ricerca aiuta anche la pace e la riconciliazione delle persone. Da questa campagna ci aspettiamo importantissime risposte". (lb)