Parcheggio interrato piazza Indipendenza, De Zordo e Grassi: "Ancora un attrattore di traffico in zona centro"
Questo l’intervento dei consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi
“La città di Firenze - è bene ricordarlo - manca ancora di un Piano della Mobilità e di un Piano della Sosta,e il suo Sindaco procede in materia per interventi spot scollegati da un disegno complessivo. I risultati si vedono. E siccome non è credibile che in 5 anni il “sindaco del fare” non abbia saputo portare in fondo neanche uno di questi due strumenti essenziali per la vivibilità della città, ne deduciamo che non è affatto interessato a affrontare sul serio il problema del traffico, ma piuttosto a lanciare idee più o meno realizzabili ma di sicuro impatto mediatico.
Ora pare si stia lanciando nella realizzazione di un parcheggio sotterraneo in piazza Indipendenza e non per residenti. E’ talmente chiaro che si deve disincentivare l’uso delle macchine nella parte del centro storico. E invece cosa fa la giunta Renzi? Prospetta ben 3 parcheggi interrati non per residenti, quindi attrattori di traffico, in 3 piazze centrali come Il Carmine, Brunelleschi e Indipendenza. E questo malgrado la popolazione residente chieda tutt’altro, come già manifestato nel corso dei famosi ‘100 luoghi’. Questo malgrado sia ormai noto che il sistema del project financing con zero rischio di impresa per il contraente generale sia un regalo ai costruttori/gestori oltre a uno spreco di denaro pubblico, che scavare nel sottosuolo anziché riutilizzare contenitori dismessi adattati sia uno spreco di risorse naturali e economiche.
La cura per migliorare la vita di residenti e pendolari che ogni giorno affrontano code e intoppi con relativo aumento dell’inquinamento dell’aria non sarebbe poi così difficile: Firenze deve puntare a diminuire il numero di macchine in circolazione e per farlo occorre potenziare il trasporto pubblico locale da collegarsi a parcheggi scambiatori posizioni nei vari punti di accesso in città, deve riutilizzare contenitori adeguati per parcheggi per residenti, far decollare finalmente il servizio di car sharing e incentivare quel 10% di mobilità che si sposta usando la bicicletta. Questo, oltre a lanciare- e sarebbe la soluzione di fondo - una metropolitana di superficie di area vasta (noi abbiamo detto da anni da Pontassieve a Pistoia con ramificazioni laterali) di cui solo ora si comincia a parlare e i cui tempi di realizzazione si perdono in un futuro incerto”.
(fdr)