Palestina, la commissione Pace incontra le associazioni. La presidente Agostini (Pd): "Le istituzioni italiane imprimano una svolta nei negoziati in corso"
"Le istituzioni Italiane possono incidere per imprimere la svolta nei negoziati in corso per la costituzione di uno stato Palestinese indipendente e a una pace che dia giustizia e sicurezza ai due popoli”. Lo ha detto la presidente Susanna Agostini (Pd) dopo che in commissione Pace sono state ascoltate le associazioni Asso Palestina, Cospe e italo-palestinese, da sempre in prima linea a Firenze e nei territori occupati in difesa dei diritti del Popolo Palestinese. “Durante l’incontro- ha spiegato Agostini- sono state ascoltate testimonianze dirette dell’acuirsi del conflitto, del perseverare della battaglia non violenta del popolo palestinese che conta più del 20% di suoi cittadini , detenuti nei carcere Israeliani. Dal 2000 ad oggi sono già 10.000 le donne e 8000 i minori. Il focus si è soffermato in particolare sulle condizioni di tortura nella detenzione, e la lesione dei diritti anche di minori, che solo per questo popolo lo sono solamente entro i 16 anni di vita, oltre subiscono il trattamento carcerario come gli adulti. Non possiamo parlare di avvio della soluzione del conflitto fino a quando, come abbiamo visto pochi giorni fa in televisione si arrestano bambini di cinque anni, armi in pugno. Se davvero come l’opinione pubblica mondiale e l’ONU, si invoca il ripristino della democrazia e la stabilità democratica di due popoli due Stati, il punto di partenza non può che essere il riconoscimento della libertà dei detenuti politici. A questo proposito, dalla cella di Nelson Mandela a Robben Island, in Sudafrica, è stato lanciata la Campagna mondiale “Per la liberazione di Marwan Barghouti e tutti i prigionieri palestinesi” ed è stato costituito il Comitato Internazionale di sostegno alla campagna che ha fra i primi aderenti Ahmed Qathrada, leader storico insieme a Mandela dell'ANC e il premio Nobel, Vescovo Desmond Tutu. Personalmente abbiamo già sottoscritto la petizione- ha aggiunto Agostini – per il sostegno della libertà e la dignità come elementi essenziali della civiltà. Generazioni di uomini e donne hanno fatto grandi sacrifici per forgiare valori universali nel mondo, difendere le libertà fondamentali e far progredire il diritto internazionale e i diritti umani. Il popolo palestinese ha lottato per decenni per la giustizia e la concretizzazione dei propri diritti inalienabili. Tali diritti sono stati più volte ribaditi da innumerevoli risoluzioni delle Nazioni Unite. Per questo – ha concluso Agostini – formuleremo un atto consiliare , come la Provincia e altri Comuni stanno facendo – a sostegno dell'appello per la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri politici palestinesi, ritenendolo passo essenziale per contribuire alla pacificazione e alla riconciliazione fra le parti. E a promuovere un incontro a Firenze con i massimi rappresentanti del Governo per incidere concretamente affinché questa lesione dei diritti umani, soprattutto per i minori, trovi fine”
(lb)