Firenze Fiera, Torselli (FdI) e Grassi (SEL): "Le nostre denunce hanno colto nel segno: giuste le dimissioni del presidente e del cda"

"Adesso speriamo in una governance all'altezza del prestigio di Firenze e della società, ma resta la richiesta di chiarimenti sulle spese effettuate fino ad oggi"

"Le nostre denunce, le nostre richieste di chiarimento in merito alle spese effettuate con le carte di credito aziendali, le nostre critiche agli acquisti inutili costati migliaia di Euro, ma soprattutto l'aver messo in evidenza come una struttura prestigiosa quale il polo fieristico fiorentino non possa chiudere ogni anno bilanci in pesante passivo, hanno evidentemente colto nel segno. Siamo soddisfatti della decisione del Presidente di Firenze Fiera e dei membri del Consiglio di Amministrazione di rassegnare le proprie dimissione dagli incarichi ricoperti. Adesso, speriamo che la politica non incorra più in certi errori di valutazione delle persone a cui affidare la guida dell'azienda e venga data a Firenze Fiera una governance all'altezza di Firenze e del suo prestigioso polo fieristico". Questo il commento dei consiglieri comunali Francesco Torselli (Fratelli d'Italia) e Tommaso Grassi (Sinistra Ecologia e Libertà) che negli ultimi mesi si erano resi protagonisti di numerose interrogazioni sulla gestione di Firenze Fiera.

"La scorsa settimana - spiegano Torselli e Grassi - abbiamo reso pubbliche tutte le risposte alle nostre interrogazioni ed abbiamo denunciato quanto emerso, soffermandoci su alcuni dati che, a nostro modo di vedere, rendevano doverose le dimissioni del Presidente di Firenze Fiera e il conseguente azzeramento del Consiglio di Amministrazione. Stiamo parlando dell'inopportunità di affittare la struttura di Firenze Fiera per festeggiare il matrimonio del figlio, del gravissimo gesto di utilizzare le carte di credito aziendali per pagare multe stradali prese con l'auto privata, di una serie di acquisti assolutamente inopportuni, come ad esempio una trave per l'illuminazione costata 160.000 Euro e utilizzata soltanto 8 volte in due anni, per giunta soltanto grazie all'ausilio di un tecnico specializzato costato ulteriori 4.360 Euro. Per non parlare degli altrettanto gravi errori di valutazione sulla rendita di alcune manifestazioni (su tutte il Florence Fantastic Festival e BICIFi) stimate quali fonti di guadagno per l'azienda e tramutatesi nella realtà in giganteschi flop".

"Una serie di sprechi - proseguono i due consiglieri comunali - che non sono mai stati giustificati in maniera convincente da parte dei vertici aziendali, ai quali vanno aggiunte le considerazioni politiche sui bilanci presentati: Firenze Fiera è e deve essere un'eccellenza, un polo fieristico a due passi dalla stazione di Santa Maria Novella, nel centro della città più bella del mondo non può che richiamare visitatori da tutto il mondo; dovrebbe essere una meta contesa da tutti gli organizzatori di congressi a livello mondiale, ma in realtà, sotto quest'ultima gestione, ha presentato bilanci sempre pesantemente in rosso".

"Con le dimissioni del Presidente e dei vertici del cda - concludono Torselli e Grassi - si chiude finalmente una stagione negativa per Firenze Fiera, ma non si pensi di chiudere in questo modo anche la vicenda delle spese ingiustificate: su alcuni impegni di spesa da parte di Firenze Fiera e sull'utilizzo fatto delle carte di credito aziendali pretendiamo venga fatta chiarezza. Il pessimo costume italiano di cancellare con le dimissioni tutto quello che è stato fatto deve finire: se si sono sprecati soldi pubblici, qualcuno ne dovrà comunque rispondere. Verificare questo ovviamente non rientra nelle nostre competenze, ma in quelle delle istituzioni preposte. Per quanto ci riguarda, crediamo di aver reso un servizio alla città di Firenze, restituendo Firenze Fiera, speriamo, ad una futura migliore governance".

(fdr)