Giorno della Memoria, l'intervento di Vannucci (Pd) che ha invitato i consiglieri ad indossare un tringolo rosa contro le discriminazioni
Questo l'intervento del consigliere del Pd Andrea Vannucci che ha proposto ai colleghi dell'assemblea cittadina di aderire all'iniziativa dell'associaione nazionale ex deportati indossando un triangolo rosa. Quest'anno contro l'omofobia e gli anni prossimi di un altro colore, per rappresentare ogni 'gruppo' che ha vissuto la tragedia della discriminazione, della persecuzione, della deportazione, dello sterminio. (lb)
"Sessantanove anni or sono l’Armata rossa apriva i cancelli di Auschwitz-Birkenau trovandosi davanti l’orrore, il crimine più grande che l’umanità abbia mai conosciuto. Un orrore figlio di una strategia folle, ma lucidissima, messa in atto dalla Germania nazista. Troppo facile però limitare il perimetro della responsabilità storica ai tedeschi. Un disegno di deportazione così vasto, capillare, con treni che attraversavano in lungo e in largo le terre martoriate d’Europa, non poteva non contemplare una connivenza da parte di alcune fette delle popolazioni locali. Un aspetto, purtroppo, non molto indagato dalla storiografia. In Italia, spezzata in due dalla guerra civile, si confrontavano due partiti in lotta. Solo una era quella giusta. L’altra si è resa complice di quel massacro. Come abbiamo sentito dire da molti ex deportati “Non mi hanno preso i tedeschi, mi hanno preso i fascisti”.
Perché si era presi. Deportati. Uccisi.
Per i motivi più disparati, ma con una matrice comune di fondo. La discriminazione e l’odio verso il diverso. Verso chi era creduto, visto, come diverso. A partire dagli ebrei, ovviamente, ma non solo. La deportazione ebraica, insieme a quella dei militari e dei “politici” (termine ampio in cui si includevano scioperanti, sindacalisti, dissidenti, manifestanti, fino a chi passava al momento sbagliato nel posto sbagliato) è stata quella maggiormente organizzata nel nostro paese. Tanti “politici” hanno preso la via senza ritorno dell’Austria, della Germania, della Polonia e anche dell’Italia, con i campi di Fossoli e soprattutto della Risiera di San Sabba. Ma altri gruppi, tra virgolette, della società hanno vissuto il dramma dei campi di concentramento e di sterminio. I Sinti, i delinquenti comuni, i testimoni di Geova, gli omosessuali. Come diceva Einstein “nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi, l’uomo ha costruito la bomba atomica” e, aggiungo, i campi di sterminio, trovando sempre un modo per fare del male, il male più terribile ai propri simili. Quest’oggi, proprio per ricordare e ricordarci che le discriminazioni sono sempre dietro l’angolo, che occorre essere vigili, ben vigili. Non abbassare mai la guardia. Basti considerare quello che è successo a Roma soltanto due giorni fa. Per questo oggi indossiamo un triangolo rosa. Contro l’omofobia. Sono felice dell'ampia adesione dei colleghi consiglieri e degli assessori all'iniziativa dell'associazione nazionale degli Ex Deportati. La mia proposta è che ogni anno il Consiglio comunale di Firenze indossi un triangolo di un colore diverso, uno per "gruppo" che ha vissuto questa tragedia. Come monito e come insegnamento che la Shoa è stata una tragedia di tutta l’umanità"
(lb)