Razzanelli: "Senza primarie, il centrodestra può iniziare a intonare il requiem"
“Non ritengo chiusa la partita delle primarie”. Così il consigliere di Palazzo Vecchio Mario Razzanelli sull’esito della riunione di venerdì alla presenza di tutti i gruppi di centrodestra e dopo la netta presa di posizione di Forza Italia contro le Primarie.
“Non capisco come si possa asserire da un lato che la candidatura di Matteo Renzi al suo secondo mandato darà alle Amministrative per Palazzo Vecchio una rilevanza nazionale e contemporaneamente arrivare alla conclusione che la strategia migliore sia contrapporgli un avversario deciso, all’ultimo minuto, nelle segrete stanze dei partiti sul quale i fiorentini non avranno avuto possibilità di esprimersi e pretendere anche che raccolga un consenso con percentuali dignitose” ha dichiarato Razzanelli.
“Ostinarsi da parte di Forza Italia a non volere un candidato legittimato dalle Primarie, senza la proposta di un serio metodo alternativo, perché sarebbe un flop in termini di partecipazione, fa a cazzotti con i risultati dei sondaggi di settembre e dicembre che affermano l’esatto contrario.
Mentre in Palazzo Vecchio il PDL si disgregava in quattro tronconi il consenso alle ultime consultazioni politiche calava al 18%. Il rischio è quello di rimanere a quelle percentuali - prosegue Razzanelli- e di lasciare l’elettorato di centrodestra fiorentino diviso tra chi voterà per Renzi o per il Movimento 5 Stelle oppure rimarrà a casa. La concezione che la politica sia il prodotto di decisioni da prendere ‘inter nos’ per salvaguardare questo o quel partito è vecchia ed ha già fallito su tutti i fronti”.
“I commenti nei confronti del centrodestra da parte dei fiorentini accorsi sabato in Piazza Santa Maria Novella al gazebo dei 5 Stelle sono preoccupanti. Me ne rammarico, ma come dargli torto. Ci vuole coraggio. Altrimenti la partita è persa in partenza” ha concluso il consigliere.
(fdr)