Città metropolitana, Giuliani (Pd): "Cuore dello sviluppo moderno, realizzazione ormai inderogabile"
"L'approvazione alla Camera dei Deputati del ddl recante "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni" rappresenta un passaggio molto importante non solo nell'agenda del Governo ma per tutte le istituzioni". Lo ha detto la vice presidente della commissione Affari istituzionali Maria Federica Giuliani intervenendo stamani alla conferenza sull'iter legislativo che riguarda la Città metropolitana che si è svolto nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio. " Un provvedimento che nonostante alcune critiche, mira ad una razionalizzazione e semplificazione delle strutture di governo locale e a ridisegnare nel suo complesso il sistema istituzionale con l’obbiettivo dichiarato di abbattere i costi della rappresentanza politica ma anche di ottimizzazione le risorse pubbliche, un percorso di riordino al termine del quale il sistema dei poteri locali farà leva su due soli livelli istituzionali: il Comune e la Regione. Con la Città Metropolitana si arriverà finalmente al superamento dopo oltre venti anni di dibattiti e confronti sui vari modelli teorici, che focalizzavano la discussione principalmente su quali dovessero essere i confini amministrativi della costituenda Città Metropolitana, sempre alla ricerca di quella "area ottimale" che comunque veniva delineata, raccoglieva solamente critiche e dissensi. Per non scadere nel solito difetto “localistico” che caratterizza spesso la politica nei territori, bisogna porre maggiore attenzione all’Unione Europea e alle politiche messe in atto per le città: tutti gli Stati membri infatti sono stati invitati a dotarsi di un'Agenda Urbana nazionale e soprattutto all’interno del Fondo Europeo dello sviluppo regionale (FESR) almeno il 5 per cento delle risorse assegnate a livello nazionale sarà destinato ad Azioni Integrate per lo Sviluppo Urbano Sostenibile. La politica - ha concluso Giuliani- deve mettere al centro della discussione una mentalità nuova legata alle Smart Cities, luoghi dell'eccellenza collegati ad un network europeo di grandi città che cooperano tra loro, con una politica di sviluppo incentrata sulle città e sulle grandi aree urbane che vanno considerate come "città funzionali" e non come spazi territoriali limitati.
Non possiamo quindi limitarci ad una visione miope e localistica delle istituzioni ma aprire la mente ad un nuovo assesto istituzionale che sarà meglio definito dalle singole amministrazioni attraverso lo Statuto della Città Metropolitana, la cui costituzione non può più essere rimandata" (lb)