Defibrillatori. Impegno per aumentare il valore del soccorso preoccupandoci del messaggio

In Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali medici del 118, istruttori ed il presidente dell'associazione Cerchioblu

La commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali presieduta da Nicola Armentano ha ospitato il dirigente medico Usl 118 di Firenze Mario Rugna, il formatore istruttore Irc Massimo Seravalli ed il dott. Graziano Lori, presidente dell’associazione Cerchioblu. “L’obiettivo dell’incontro – spiega il presidente Nicola Armentano – è proseguire la campagna di sensibilizzazione sull’uso dei defibrillatori e per i rischi cardiopolmonari. Occorre lavorare per creare un’unica cabina di regia che possa gestire l’emergenza nei casi di attacchi cardiaci. Il Comune di Firenze, in tal senso, può fare la sua parte mettendo in contatto tutti gli attori impegnati nei casi di emergenza. L’uso dei defibrillatori è essenziale. E’ già presente, grazie ad una legge regionale, in tutte le palestre e gli impianti sportivi ma la loro presenza deve essere aumentata. I defibrillatori devono essere presenti negli ambulatori medici accreditati e in quelli dentistici dove già esiste l’obbligo. Rimane centrale la necessità di continuare a formare personale atto all’utilizzo dei defibrillatori”. La vice capogruppo del PD Francesca Paolieri propone: “la presenza di un defibrillatore anche in ogni caserma presente sul territorio. Sarebbe – aggiunge Paolieri – un altro tassello importante per aiutare chi è in pericolo di vita”.
“Come ci è stato illustrato dai dirigenti del 118 – prosegue il presidente Armentano – su 1800 chiamate nel 2016 per arresti cardiaci nel territorio di Firenze, purtroppo solo il 20% ce l’hanno fatta e di questi il 5% ne è uscito con danni cerebrali. La presenza dell’associazione Cerchioblu – aggiunge il presidente Armentano – è essenziale di fronte alla notizia drammatica di un evento. L’attività di counseling, di informare i familiari ed amici e di supportare gli operatori è importante in questi casi. Gli operatori di Cerchioblu si occupano anche di accompagnare i soggetti nel post dramma subito e possono preparare gli operatori al distress psicofisico che nasce nel momento dell’impatto con l’evento tragico Quindi anche la preparazione nel sapere metabolizzare la drammaticità degli eventi dolorosi”.
“Avere una buona rete di defibrillazione pubblica aiuta a soccorrere meglio. Più precocemente portiamo il defibrillatore vicino al paziente che ha bisogno – spiega il dottor Mario Rugna – e più possiamo dargli una buona qualità di vita dopo. A Seattle negli Stati Uniti riescono a salvare il 40% di chi subisce un attacco cardiaco, a Londra siamo oltre il 35%. Si tratta di città più grandi di Firenze dove è più difficoltoso il soccorso ma hanno fatto un grosso sforzo prima culturale e poi d’investimento in pochi anni”.
“La cultura deve venire dal basso. Bisogna partire dalle scuole. Noi – aggiunge Massimo serra valli – siamo a disposizione per formare persone che possono utilizzare i defibrillatori”.
“Come Cerchioblu – conclude Graziano Lori – ci occupiamo di non lasciare soli gli operatori d’emergenza: medici e forze dell’ordine e i familiari nei casi di persone che muoiono improvvisamente. Noi ci siamo per gestire nella gestione dell’impatto emotivo e dello stress”. (s.spa.)