TAV, Donella Verdi (Frs): "Tutto confermato, un tunnel ed una stazione di quelle dimensioni per soli 3.000 passeggeri"

“Il progetto dell’Alta velocità appare inspiegabile: è uno spreco di denaro pubblico, perché stiamo parlando di un miliardo e mezzo di euro per risparmiare due minuti sulla tratta Roma-Bologna-Milano dell’Alta velocità. Un progetto che appare inspiegabile sotto tutti i punti di vista. Scavare in quel modo sotto Firenze rischia di essere inutile”. Queste alcune delle frasi pronunciare a Luglio dal Sindaco.
“Dopo le dichiarazioni del Sindaco e di Ferrovie – commenta la consigliera di Firenze Riparte a Sinistra Donella Verdi – avevamo sperato che il buon senso avesse prevalso su un’opera pensata più di 20 anni fa, inutile, costosa e di forte impatto per il territorio fiorentino e per chi vi abita.
Ma adesso, dopo innumerevoli giravolte, apprendiamo che le dichiarazioni del Sindaco non erano altro che una presa di giro.
Adesso, dopo mesi di tira e molla tra Ferrovie, Comune e Regione si scopre che avevano scherzato. Oggi l’assessore Giorgetti ci ha detto che era per stanare Ferrovie.
Il Tunnel di 7 chilometri si farà, la stazione Foster, seppur in forma ridotta, si farà e pure la copertura a forma di squalo si farà.
Mentre il potenziamento delle linee di superficie e l’adattamento delle stazioni, annunciato da Mazzoncini, sono stati abbandonati.
Si rinuncerà solo al mega centro commerciale che era la ragione principale dell’immenso camerone voluto da Ferrovie e che adesso, resesi conto, dopo aver sventrato quella parte di città, del venir meno della convenienza e che, dietro le esperienze di Torino, di Tiburtina e delle stazioni in sotterranea come Bologna, anziché diminuire, i tempi li aumentano.
L’ultima novità emersa dall’incontro di questi giorni, per giustificare l’utilizzo di quell’immensa voragine, su tre livelli di 20.000 metri quadri ciascuno è che diventerà il primo hub intermodale in Italia del trasporto ferro-gomma e che dovrebbe raccogliere tutti i bus extraurbani e turistici diretti a Firenze.
Siamo sicuri che concentrare tutti i bus in una zona sia la scelta giusta? Non sarebbe, invece più opportuno farli arrivare ai capolinea delle linee tramviarie piuttosto che concentrarli in un unico punto già saturo di traffico?
Resta irrisolto il collegamento tra le due stazioni che rischiano di non comunicare tra loro e i passeggeri per passare da bus a treno dovranno prendere la tramvia.
Si parla con evidente contraddizione di centralità del sottoattraversamento e della stazione di SMN o è centrale l’una o l’altra.
Un’opera di tali dimensioni ospiterà solo 3.000 passeggeri dei treni TAV di Campo di Marte, ben lontano dai 40.000 passeggeri per cui era stata pensata e che per giustificarla si farà la stazione per i bus.
Quest’opera non darà nessun beneficio a Firenze e al trasporto dei pendolari, né tanto meno risolverà il “collo di bottiglia” di Rovezzano, dove i treni regionali sono costretti a cedere il passo all’Alta Velocità.
Eppure ci sono le proposte avanzate da tempo e mai prese in considerazione elaborate con l’Università da tecnici ed esperti per soluzioni di superficie che insieme ai nuovi sistemi di segnalazione, sarebbero, oltreché più economiche, anche di più rapida realizzazione.
I nuovi sistemi di segnalazione di cui ha parlato diffusamente lo stesso Mazzoncini, garantirebbero sia i treni ad Alta Velocità che i treni dei pendolari, insieme all’incremento dei treni regionali già previsti nell’accordo Regione-RFI, e che renderebbero inutile il tunnel e la nuova Stazione a meno che non si intenda ancora una volta privilegiare esclusivamente i treni ad alta velocità a discapito di quelli regionali e dei pendolari.
Purtroppo – conclude Donella Verdi – dobbiamo constatare ancora una volta che, a prevalere, sono gli interessi delle grandi imprese e le dispute interne al PD che ora dichiarano di aver “raggiunto la quadratura del cerchio” a discapito però della città e di chi fa un uso giornaliero del trasporto pubblico”. (s.spa.)