Silvia Noferi (Capogruppo M5S): "La violenza sulle donne: le radici culturali alla base di un problema dalle statistiche allarmanti"
“Si è svolto sabato mattina a Palazzo Vecchio il convegno sulla questione femminile organizzato dal Gruppo Consiliare fiorentino del M5S.
L’iniziativa – spiega la capogruppo Silvia Noferi – ha visto la presenza didonne di diverse età ma anche uomini, che per tre ore e mezzo ha ascoltato le relatrici e fatto domande molto pertinenti.
La dottoressa Tiziana Chiappelli docente di Pedagogia di Comunità all’Università di Firenze ha illustrato i risultati dell’ultimo report, quello del 2016 del World Economic Forum appena uscito.
I dati sono allarmanti, l’Italia si trova per tutti i parametri tranne uno, agli ultimi posti su 142 paesi analizzati. L’analisi dei dati ISTAT sulla violenza sulle donne ha dato un quadro anche peggiore: nella fascia di età che va da 14 a 44 anni per una donna è più probabile morire per femminicidio che per un incidente o un tumore. Cose inammissibili per una società che è l’ottava economia del mondo e che conta su una storia ed una cultura millenaria.
Siamo convinti che la percezione di questo problema sia falsata, non siamo abbastanza consapevoli del problema, delle sue cause e delle sue conseguenze e soprattutto di come fare a risolverlo.
La scrittrice Lorella Zanardo ha mostrato attraverso video e foto l’influenza del linguaggio delle immagini presentate in TV e nella pubblicità attraverso un’indagine semiologica del loro significato secondo. Ha evidenziato come l’oggettivazione del corpo della donna, ridotta a strumento di piacere e oggetto passi attraverso l’oscurazione del volto, riprese dal basso, focalizzazioni sulle parti intime; immagini che si stratificano come normali nella cultura dilagante e fanno tacciare di perbenismo chiunque osi indignarsi.
È notizia di questi giorni che a Firenze una ragazza di 25 anni è stata violentata da due uomini mentre stava rientrando a casa.
Il problema esiste, è grave e non possiamo sottovalutarlo.
È innanzitutto un problema culturale che dobbiamo affrontare da subito attraverso l’inserimento di materie nel canone scolastico che aiutino a decodificare il linguaggio dei media per disinnescarlo, e per far questo è necessaria e imprescindibile l’istituzione di un Ministero per le Pari Opportunità.
Gli spunti venuti dal convegno sono stati moltissimi e nei prossimi giorni presenteremo al Consiglio varie proposte su diversi fronti.
L’unico dato positivo del Gap Gender è quello relativo alla presenza delle donne in politica che testimonia la presenza femminile nelle istituzioni. Purtroppo però questo dato da solo non basta, non è di per sé motivo per pensare che il problema sia risolto. Le donne che sono entrate in politica e nelle istituzioni possono e devono contribuire al miglioramento della vita di tutte quelle che sono rimaste fuori, nella ricerca di un lavoro dignitoso, corrispondente al titolo di studio, pagato in egual misura dei colleghi uomini, nel trovare soluzioni e provvedimenti che risolvano il problema culturale, quello che continua a considerare anche in Italia la donna come un oggetto e a farne vittima di violenza.
Il convegno di sabato scorso – conclude Silvia Noferi – è uno degli incontri che il M5S intende svolgere per approfondire temi di attualità all’interno del Comune perché riteniamo che anche le minoranze abbiano diritto di usare la casa dei cittadini per scopi informativi, culturali e di approfondimento su temi di interesse generale. Non esistono problemi o temi che non abbiano un risvolto politico e che ci possano sentire giustificati nel nostro disinteresse. I politici devono stimolare la discussione e la riflessione nella società civile e per questo ci stiamo adoperando”. (s.spa.)