Veicoli elettrici, consigliera Amato e deputato Segoni (Alternativa Libera): "Ricaricare l'auto è diventata un'impresa. Ancora troppi disagi per gli utenti. Ecco le nostre proposte per migliorare il servizio"

Alternativa Libera presenta tre mozioni in Consiglio comunale e una proposta di legge: "Puntiamo ad una mobilità sostenibile e a costo zero"

“Ricaricare l’auto è diventata un’impresa a Firenze. Troppi problemi quotidiani, gli utenti continuano a fare i conti con i disagi". È il grido di allarme lanciato da Miriam Amato e Samuele Segoni, rispettivamente consigliera comunale e deputato di Alternativa Libera. Dalla sosta selvaggia sugli stalli di ricarica ad un codice della strada ancora non al passo con i tempi.
“Nonostante gli annunci, sono ancora troppi i disagi con cui devono fare i conti gli utenti. Le postazioni di ricarica infatti sono insufficienti, occupate troppo spesso abusivamente da altre auto non elettriche – sottolineano Amato e Segoni – purtroppo la situazione non è destinata a migliorare, con le nuove 170 auto elettriche in arrivo a breve, fra car-sharing e taxi elettrici”.
“Eppure i numeri parlano chiaro – spiegano Amato e Segoni, insieme agli utenti presenti alla conferenza stampa odiernanegli ultimi mesi la polizia municipale ha effettuato 1000 multe, 77 rimozioni e 547 segnalazioni per auto che sostano irregolarmente sugli stalli di ricarica”.
Miriam Amato ha per questo presentato tre mozioni in consiglio comunale: “Obiettivo – spiega – aumentare le postazioni di ricarica di ultima generazione, attingendo magari anche dai 2 milioni di euro ottenuti dai proventi delle licenze per i nuovi taxi elettrici; prorogare per un ulteriore periodo la gratuità della ricarica dei veicoli elettrici presso le nuove colonnine attraverso uno specifico provvedimento. Infine chiediamo di rivedere la segnaletica orizzontale prevedendo uniformità a livello nazionale”, visto che a fronte di una chiara segnaletica verticale manca un altrettanto chiara segnaletica orizzontale: molti comuni hanno adottato strisce bianche con sfondo verde, potrebbe essere una soluzione per rendere maggiormente visibili le postazioni di ricarica a livello nazionale e che il deputato Samuele Segoni si fa carico di portare in Parlamento.
Samuele Segoni ha invece esposto la sua proposta di legge, depositata alla Camera, ad oggetto: “Disposizioni per favorire la diffusione di veicoli a trazione elettrica, la conversione dei veicoli esistenti e la realizzazione di reti infrastrutturali per la loro ricarica”. “Nella mia proposta di legge – spiega Segoni – proponiamo di stanziare fondi per creare dei circoli virtuosi che coinvolgano soprattutto i privati, anche aggregati in condomini. Il cerchio della perfetta sostenibilità e del massimo risparmio economico si chiude prevedendo piccoli impianti domestici da energia rinnovabile (ad esempio i pannelli fotovoltaici), batterie d’accumulo e colonnine per ricaricare veicoli elettrici (nuovi o riconvertiti). Così la sera si può rincasare e mettere l’auto in ricarica sfruttando l’energia accumulata durante il giorno. E la mattina successiva, andare a lavorare con la propria auto a costo zero”.
“Investire in una mobilità alternativa, più sostenibile e meno onerosa – concludono Amato e Segoni – è possibile anche in Italia e a Firenze. Basta che ci sia la volontà politica di farlo”. (s.spa.)