Auto elettriche, Amato (AL): "Entro febbraio altre 170 vetture, postazioni di ricarica insufficienti, necessario aumentare le colonnine"
“Aumentare il numero delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, anche attraverso i proventi delle nuove licenze taxi”. E’ questa la richiesta di Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, che ha presentato una mozione in Consiglio comunale.
“Attualmente a Firenze – spiega la consigliera – sono presenti 173 postazioni di ricarica. Si tratta evidentemente di un numero insufficiente, considerate le nuove auto elettriche adibite a taxi ed a car sharing, che entrerannoin funzione entro febbraio . Già adesso gli utenti trovano enormi difficoltà, a volte insormontabili, nella ricarica delle proprie vetture”.
Una situazione che potrebbe presto aggravarsi: “In città – evidenzia Amato – sono attualmente presenti tre operatori di car sharing free flow: Car2go, Enjoy e Share’n go, per un totale di circa 600 mezzi, di cui 200 sono quadricicli elettrici gestiti da Share’n go. A fine gennaio dovrebbero entrare in servizio i nuovi 70 taxi elettrici previsti dal concorso per l'assegnazione delle nuove licenze. Inoltre entro metà febbraio arriva il quarto operatore, Adduma Car, con altre 100 vetture, tutte elettriche, compreso ifurgoni. Si tratta sicuramente di un fatto positivo ma che rischia di diventare penalizzante per i possessori di auto elettriche a causa della mancanza di un numero adeguato di postazioni di ricarica, alle quali possono accedere anche i tassisti ed i car sharing, ma si tratta di colonnine non“fast charge”, quindi non a ricarica veloce, e questo può penalizzare sia gli utenti che i tassisti stessi”.
“Le due nuove colonnine ,“fast charge”, dedicate proprio ai tassisti non bastano. E’ necessario per questo che l’amministrazione comunale intervenga rapidamente. Già adesso gli utenti fanno i conti con la sosta abusiva di veicoli non elettrici, che spesso non vengono rimossi per mancanza di carroattrezzi” prosegue la consigliera.
Da qui la proposta che verrà discussa in Consiglio: “Aumentare il numero delle colonnine di ricariche da dislocare sul territorio, preferibilmente veloci “fast charge”. La spesa – conclude Amato – può essere affrontata eventualmente utilizzando parte del fondo da un milione e mezzo di euro, finanziato dai proventi di aggiudicazione delle nuove licenze”. (s.spa.)