Silvia Noferi (Capogruppo M5S): "Lo sviluppo economico comporta sempre lo sfruttamento dei lavoratori?"

“In questi ultimi due giorni – spiega la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – abbiamo ascoltato diversi esponenti sindacali su problemi diversi di aziende diverse, dalla Fondazione del Teatro dell’Opera a Toscana Aeroporti, società che gestisce gli aeroporti di Pisa e Firenze, ma in ambedue i casi è risultato comune l’atteggiamento della dirigenza: mancato riscontro perfino alle richieste di semplici informazioni dei sindacati insieme a politiche aziendali che considerano i lavoratori dei numeri negativi di bilancio.
Ovviamente non può essere un caso eci interroghiamo sulle cause di questo comune denominatore che sembra rispondere ad una modalità codificata di trattare i lavoratori subordinati e i loro rappresentanti sindacali.
Ieri, per esempio, in commissione lavoro abbiamo appreso da quasi tutte le sigle sindacali che Toscana Aeroporti, nonostante i grossi utili el’incremento del numero annuale di passeggeri, usufruisce (il termine sfruttamento non è più politically correct) in larga misura delle ore di straordinario invece di provvedere a nuove assunzioni.
Non solo, ma gran parte dei lavori più semplici, come le pulizie delle aeromobili e la movimentazione dei bagagli, sono state date in appalto a ditte esterne con un ribasso del 60% del costo, “usufruendo” anche in questo caso della benevola accondiscendenza di lavoratori più deboli che si trovano costretti a “donare” parte dei loro diritti.
Poco importa se per aumentare i profitti è stato deciso di togliere l’auto di servizio al personale di terra che deve spostarsi sulla pista o se vengono dati dei buoni pasto non spendibili (come quelli del Monopoli); in nome del Profitto tutto diventa lecito.
Ci sarebbe da chiedersi: se neanche adesso stabilizzano il personale, preferendo contratti a part-time con straordinario ormai strutturale (un tempo impossibile anche solo da pensare) o lavoratori in appalto sottopagati,cosa succederà se e quando il Ministro scioglierà il nodo della nuova pista?
Appare sempre più chiaro che il paventato“sviluppo della regione” e “i nuovi 2000 posti di lavoro”, che arriverebbero con il nuovo aeroporto, sono la carotina sul muso dell’asino, ma in realtà nascondono un’ulteriore occasione di sfruttamento dei lavoratori.
Per ora l’immobilismo dimostrato dalla società in questi anni di attesa della nuova pista ha solo dimostrato il metodo che verrà applicato anche in futuro nei rapporti con il personale.
Abbiamo scarsa fiducia che con queste premesse il nuovo aeroporto porterà mai vero sviluppo alla nostra regione.
Rileviamo che gli aspetti negativi sulla gestione della Toscana Aeroporti sono molteplici, spaziano dalle criticità ambientali del nuovo progetto, ai problemi attuali dei lavoratori, per finire ai disagi causati alla cittadinanza dal mancato rispetto degli orari di chiusura notturna dell’aeroporto.
Dopo i numerosi proclami e gli annunci del Ministro, siamo sempre più curiosi di sapere quali saranno le prescrizioni previste dalla Commissione per la Valutazione di Impatto Ambientale al progetto aeroportuale che dovrebbe garantire lo “sviluppo” della regione e, soprattutto, quali saranno i costi economici e ambientali che la collettività sarà costretta a pagare.
Viste le premesse e i metodi fin qui utilizzati – conclude la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – siamo veramente poco ottimisti e sempre più stupiti nel trovare straordinarie somiglianze fra Piani di Sviluppo che sono invece Devastazioni del Territorio e Piani di Risanamento che assomigliano a Piani di Distruzione”. (s.spa.)