Caldaie, Grassi: "Un corto circuito che penalizza la cittadinanza e chi lavora nelle manutenzioni"

"L'assessora Bettini avrebbe fatto meglio ad ammettere l'errore e chiedere scusa per i disagi"

"Dal 1 novembre a Firenze nessuno si occupa più delle manutenzioni delle caldaie. Di fatto con la scadenza dell'appalto la società che effettua i controlli e che gestisce la distribuzione dei bollini tramite i manutentori non è più attiva. Le parole dell'assessora Bettini non ci rassicurano per niente”. Così Tommaso Grassi , capogruppo di Firenze riparte a sinistra, attacca l'amministrazione comunale. E spiega: “La confusione regna sovrana nel sistema, bloccando di fatto ogni attività. Come è possibile che i manutentori possano chiedere i rimborsi per le cifre economiche già versate e che la cittadinanza possa fare il pagamento con il bollettino singolo da allegare alla certificazione?”.

“E come se non bastasse – continua Grassi - il sistema cambia, anche se provvisoriamente, fino alla nuova aggiudicazione, e non si avvisano le ditte che lavorano nel settore delle manutenzioni, non si concede alcuna proroga, e si consente ancora alla vecchia società di distribuire i 'bollini' come se nulla fosse?"

“Insomma, speriamo che tutto torni il prima possibile alla normalità – conclude il capogruppo - ma quello che è certo è che il Comune non è stato all'altezza di affrontare una situazione che era prevedibile con tempestività. E con le proprie mancanze ha penalizzato la cittadinanza e chi lavora nel settore. Gli errori accadono a chiunque ma sarebbe bastato da parte dell'assessore ammetterlo piuttosto che difendere ad ogni costo una situazione imbarazzante per chiunque". (fdr)