Erogazione del premio di produttività 2014 ai dipendenti comunali. Cellai (Capogruppo Forza Italia) e Torselli (Capogruppo Fratelli d'Italia): "Il paradiso può attendere"
“I dipendenti dell’Amministrazione Comunale possono ancora attendere l’erogazione del premio incentivante relativo all’annualità lavorativa 2014 mentre devono assistere all’ennesima assunzione ai sensi dell’art.90 D.lgs. n. 267/2000 di un collaboratore del Sindaco, con inquadramento nella categoria “D” del C.C.N.L. del comparto Regioni –Autonomie Locali del personale non dirigente –nel profilo di Istruttore Direttivo Supporto Organi Politici destinato all’“Ufficio per la sicurezza stradale” – dichiarano i consiglieri Jacopo Cellai (Forza Italia) e Francesco Torselli (Fratelli d’Italia). Nello stipendio del mese di ottobre è stato erogato il premio incentivante relativo all’annualità 2015 – peraltro sostanzialmente ridotto – ma, nonostante le rassicurazioni che sarebbe stato erogato contestualmente anche il 2014, niente è stato pagato. Vale la pena ricordare che l’incentivante 2014 era già stato ridotto alla cifra “simbolica” di circa 40 euro lorde per dipendente, con il quale l’Amministrazione avrebbe dovuto premiare la produttività di quanti hanno assicurato servizi anche essenziali per un intero anno. Ma tant’è: non ci sono risorse, dicono dagli uffici. Perché dunque, in questo contesto di gravi ristrettezze, si procede con un’altra assunzione di personale con inquadramento categoria “D” se non si riesce a far fronte agli obblighi contrattuali nei confronti dei dipendenti che hanno garantito le proprie prestazioni professionali? Non serve la giustificazione tecnica che si attinge a fondi diversificati per sostenere gli oneri dei collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, rimane l’inopportunità di queste scelte – concludono Cellai e Torselli – nei confronti di tutti i dipendenti costretti a subìre ingiusti rinvii ed enormi tagli, senza peraltro vedere rispettato da anni il diritto del rinnovo contrattuale. Vale proprio il detto “oltre al danno anche la beffa”. (s.spa.)