TAV, Forza Italia: "Firenze vuole risposte, non nuove domande. Il PD non può scaricare tutte le colpe su Ferrovie"

"Da Rossi a Nardella passando per Giani il partito di maggioranza in confusione totale. Senza stazione, no al tunnel"

Durante il dibattito in consiglio comunale di oggi sull’alta velocità ferroviaria a Firenze seguito alla comunicazione del sindaco Nardella, hanno preso la parola per Forza Italia il capogruppo Jacopo Cellai e il consigliere Mario Razzanelli.

“Sulla TAV oggi il sindaco Nardella, dopo la riunione romana della scorsa settimana con Ferrovie, viene a sottoporre al consiglio comunale dieci domande – ha notato Cellai –. Dopo anni di progetti, con un’opera già avviata, un enorme cratere nel centro di Firenze dove doveva sorgere la stazione Foster che non si farà più (e non si sa cosa ci sarà al suo posto), con centinaia di milioni di euro già spesi, ad oggi non ci è dato sapere quale sarà il futuro dell’alta velocità a Firenze. Non ci sarà la stazione ma solo il tunnel? Assurdo. Senza la stazione il tunnel non ha senso, e su questo il sindaco e il presidente della Regione dovrebbero essere chiari, spiegandoci quali sono le alternative concrete del passaggio in superficie. Invece, il PD è preda di un corto circuito incredibile sulla TAV, tra le domande di Nardella, i balbettii di Rossi e il presidente del consiglio regionale Giani che addirittura minaccia il ricorso alla Corte dei Conti se la Foster non sarà realizzata. Ferrovie ha indubbiamente delle grosse responsabilità sugli errori fatti, ma il PD oggi deve portare a casa risposte e non nuove domande”.

“La Foster era nata da interessi che certo non erano e non sono quelli della città: un’enorme operazione di business per costruire un mega centro commerciale, mentre a livello trasportistico quella stazione non aveva alcun senso – ha dichiarato Razzanelli –. All’inizio del suo mandato da sindaco, nel 2009, Renzi mi chiamò nel suo ufficio, e mi chiese di valutare, insieme ai dirigenti del Comune, il passaggio in superficie dell’alta velocità ferroviaria. Il risultato di quella breve indagine fu che con un modesto investimento, si potevano raddoppiare i binari di superficie scongiurando stazione e tunnel. Purtroppo quel progetto è invece andato avanti, salvo arenarsi per tutti i problemi che noi avevamo denunciato a suo tempo.
Oggi la priorità non è far sì che i treni si fermino a Firenze: questo succede già, l’alta velocità passa già da Castello, Rifredi, Statuto e Campo di Marte. Sta a Ferrovie decidere se stabilire la fermata a Statuto o Campo di Marte, e garantire un collegamento veloce a Santa Maria Novella. La priorità, oggi, è decidere come organizzare l’alta velocità nella nostra città. La nostra idea è raddoppiare i binari e riorganizzare una stazione, che sia Statuto o Campo di Marte, per poi collegarla al centro della città”. (fdr)